Gianroberto Casaleggio è l’uomo più inseguito d’Italia. Per alcuni un “cazzaro di talento”, per altri “un dittatore efferato”. I capelli di Patti Smith, il viso di Yoko Ono, l’allegrezza del tizio che ricordava a Troisi che tutti dobbiamo morire. I suoi video apocalittici – Gaia, Prometeus – rimbalzano da anni in Rete. Di recente, con Beppe Grillo e Dario Fo, ha firmato Il Grillo canta sempre al tramonto, pubblicato da Chiarelettere e fonte decisiva di questo bignami.
Io sono io. “Dietro Gianroberto Casaleggio c’è solo Gianroberto Casaleggio. Un comune cittadino che con il suo lavoro e i suoi (pochi) mezzi cerca, senza alcun contributo pubblico o privato, forse illudendosi, talvolta forse anche sbagliando, di migliorare la società in cui vive”.
Allegria portami via. “Nel 2018 il mondo sarà diviso in due blocchi: a ovest con Internet e a Est con una dittatura orwelliana. Nel 2020 ci sarà la Terza Guerra Mondiale (durerà vent’anni). Nel 2040 trionferà la rete democratica (Internet)”.
Brain trust. “Nel 2050 un brain trust collettivo risolverà ogni problema mentre nel 2054 ci saranno le prime elezioni mondiali in Rete. Spariranno religioni, partiti e governi nazionali”.
Noi guardiamo. “Se un governo verrà messo assieme, il M5S voterà per tutto ciò che è parte integrante del suo programma. Sarà il Presidente della Repubblica che deciderà a chi affidare il mandato. Noi non vogliamo entrare in questo processo”.
Look. “I miei capelli? Rappresentano il caos primordiale” (questa è inventata, ma verosimile).
In croce. “I ragazzi eletti possono essere controllati sulla rete ogni giorno. E se qualcosa non funziona perché va contro le linee del MoVimento vengono messi sotto osservazione e, nel caso, in croce”.
Volgarità. “Noi applichiamo la corruzione sarcastica delle parole alla politica incrociando volutamente campi espressivi diversi. In questo modo ci facciamo capire meglio”.
No-Leader. “Leader per il M5S è una parola del passato, una parola sporca, deviata”.
Disorganizzazione organizzata. “L’organizzazione del disordine è molto importante. La creatività spontanea dei ragazzi va combinata con un’organizzazione curata nel dettaglio”.
Parlamentarie. “Il voto è stato libero, le persone che si sono candidate erano cittadini normali, io e Grillo ne conoscevamo cinque o sei su 1400”.
Epurazioni. “L’unica cosa che ha fatto Beppe è negare l’utilizzo del simbolo a chi andava contro le regole. (..) Il Pd ha espulso decine di suoi rappresentanti nel più assoluto silenzio dei media”.
Tivù. “Se vengono a intervistarti sulla tua attività di sindaco a Parma è giusto che tu faccia l’intervista. Anzi, è positivo. Diverso è un talk show dove si discute del nulla.”
Grillo (non) è Gesù. “Al «Guardian» citavo il messaggio evangelico e la sua diffusione attraverso gli apostoli, la sua viralità, simile a quella possibile attraverso la rete. Nella traduzione è stato riportato che per me Grillo era come Gesù”.
Supercapitalismo. “È la remunerazione selvaggia che sta mandando tutto a puttane, il supercapitalismo. (..) Il capitale vince sulla democrazia che sembra essere solo un intralcio”.
Verità. “Su Internet non trovi la verità, ma una forte approssimazione della verità”.
Portavoce. “Il MoVimento non deve avere un leader che presuppone un’idea di potere fine a se stesso. Le idee del MoVimento sono in costante evoluzione, noi siamo i portavoce di un movimento che si sta formando. (..) Noi vorremmo che i partiti scomparissero radicalmente.”
Nell’immediato. “Quello che vogliamo fare è dare la possibilità alle piccole e medie imprese di svilupparsi, diminuire l’inefficienza dello Stato, ridurre gradualmente il peso fiscale attraverso il taglio delle spese inutili per le quali c’è solo l’imbarazzo della scelta”.
I cambiamenti portati dal M5S. “Trasparenza, informazione, collegamento con i cittadini.”
Cappelli. “Non è importante mettere il cappello su una proposta, importante è l’obiettivo”.
Giustizia. “Noi oggi abbiamo la certezza che non c’è nessuna pena. Vuoi chiamare «pena» i domiciliari per uno stupro? Non è una pena, è una presa per i fondelli!”
Paura. “Il MoVimento fa paura perché è un forte agente di cambiamento (..) La rete elimina l’intermediazione”.
Orti e alveari. “Si può adottare a distanza persino un alveare, controllandolo attraverso una webcam. (..) Vedere ciò che si mangia e comprare i prodotti direttamente da chi li coltiva è un’altra rivoluzione. Lo stesso sta avvenendo per gli orti”.
La Rete ci salverà. “Matteo Dall’Osso (è) un ragazzo avvelenato dai metalli pesanti che si era rivolto più volte ai medici senza risultati. Disperato, ha cercato in rete. Alla fine ha trovato da solo la cura ed è guarito. Viveva su una sedia a rotelle e ora ha pubblicato in rete un filmato che lo ritrae mentre si getta con il paracadute da un aeroplano”.
Beati gli irochesi. “La vita non è lavorare 40 ore alla settimana in un ufficio per 45 anni. Stavano meglio gli irochesi e i boscimani che dovevano lavorare un’ora al giorno per nutrirsi.”
Credeteci. “Quello che va detto agli italiani è che riformare la politica si può fare”.
Il sogno. “Il sogno è che la democrazia diretta si affermi e che il M5S, raggiunti i suoi obiettivi, non abbia più ragione di essere.. (..) Noi non vogliamo sostituirci alle decisioni dei cittadini. Vogliamo che i cittadini decidano”.
Il Fatto Quotidiano, 5 marzo 2013