Tra le provincie montane di Modena, Bologna e Forlì dal 3 al 6 marzo la terra ha tremato diverse volte con punta di magnitudo 3.4
Una scossa sismica di magnitudo 3.1 a 7.2 km di profondità è stata registrata la notte scorsa poco dopo le 3 nella zona dell’Appennino forlivese, con epicentro in località Crespino del Lamone vicino a Marradi. La scossa è stata avvertita dalla popolazione, ma dalle verifiche effettuate dagli uomini della Protezione Civile non si segnalano danni a persone o cose.
La scossa della scorsa notte è solo l’ultima di undici accadute sull’Appennino tra le provincie di Modena, Bologna e soprattutto Forlì, come riportato dal sito web dell’Ingv http://cnt.rm.ingv.it/. Solo la notte appena passata un altro lieve sommovimento della terra è avvenuto alla profondità di 58 chilometri con magnitudo 2.3 tra Pavullo nel Frignano e Serramazzoni (Modena).
Gli altri episodi più recenti nell’area dell’Appennino forlivese sono avvenuti tra la notte e la mattina del 4 marzo: il primo alle 4.53 e alle 8.24, rispettivamente magnitudo 2 e 3.4, a 9 e 10 chilometri di profondità sempre tra Marradi e Palazzuolo sul Senio.
Il 3 marzo, invece, a pochi chilometri in linea d’aria dalla val Senio la terra ha tremato tra Firenzuola (in provincia di Firenze) e Monghidoro (Bologna) per ben quattro volte: alle 4.50, 6.08, 15.57, 17.44, con profondità attorno ai 10 chilometri e con magnitudo tra il 2 e il 2.1.
Sempre sull’Appennino bolognese, sempre la notte del 3 marzo tra le 3.48 e le 4.30, con tre scosse tra Castel del Rio, Firenzuola e Monterenzio. La prima delle tre con magnitudo 3.1 (le altre 2.1) e una profondità rispettivamente di 11.5, 21.9, 9.7 chilometri. Ad ognuna delle 11 scosse non sono seguiti danni a persone o cose.