Il Movimento 5 Stelle sta svecchiando la politica. Il Movimento 5 Stelle cambierà il Paese. Il Movimento 5 Stelle ha messo a nudo le ipocrisie dei partiti. Le valutazioni generali – e a volte un po’ superficiali – sul boom elettorale degli attivisti guidati da Beppe Grillo sono queste o quasi. I nuovi deputati e i nuovi senatori si sono presentati coram populo in diretta streaming. E’ nobile essere un sommelier e volersi occupare di agricoltura, è giusto avere come priorità il lavoro se si è sempre lavorato nel sindacato, è onesto volersi occupare di ambiente e istruzione se si è una biologa e anche insegnante. Brillano di luce propria questi nuovi eletti; sono stelle anche di fatto gli uomini e le donne del grande “boom”. Anche quando – ed è allucinante che sia accaduto – rivalutano il fascismo buono.
Ma mentre a Roma ci si presenta, si discute in streaming oppure no, ci si annusa, ci si illude che una nuova Italia stia nascendo, il paese reale collassa. A Napoli la Città della Scienza è stata ridotta in cenere con tutta probabilità dalla criminalità organizzata, a Bari la Bridgestone lascerà per strada 950 lavoratori, a Perugia un piccolo imprenditore ha ucciso due impiegate della Regione Umbria perché gli era stato negato un finanziamento. Anche il sobrio Friuli ha una ventina di consiglieri regionali indagati per peculato: nella lista della spesa con i soldi pubblici gioielli, fettine di carne e anche pneumatici. Questo solo per citare alcuni fatti di cronaca; fatti che sono ferite tra le tantissime e che diventeranno comunque cicatrici. Un paese in cui calano i consumi e aumenta la disoccupazione non è un paese normale.
Il 15 marzo inizierà la XVII legislatura, il 19 il presidente della Repubblica inizierà le consultazioni per la formazione del nuovo governo. Anche chi è alieno dalle manovre, dalle strategie e dagli “inciuci” che possono seguire anche a una rivoluzionaria tornata elettorale vede una tela pasticciata da un pittore pazzo. Ogni ora che passa, ogni discussione che viene intavolata, ogni proposta rifiutata aumenta il rischio entropia. Abbiano i neo parlamentari del M5S il coraggio di guardare oltre i loro pur nobili, giusti e onesti “interessi” e vadano oltre perché in questo momento è l’interesse nazionale il primo bene da salvaguardare. Beppe Grillo ha scardinato il sistema, è stato una pars destruens capace di abbattere un passato sbagliato, di eliminare o quasi gli idola di baconiana memoria. Ma il filosofo inglese insegna anche che per raggiungere una conoscenza certa – e in questo caso un politica nuova e pulita – c’è bisogno di una pars costruens. I mattoni per una nuova democrazia sono già scritti in 134 articoli (più disposizioni transitorie): i nuovi eletti non li devono lanciare, ma leggere e utilizzare per costruire la nuova Italia.