E’ molto semplice. Chi fa televisione, deve raccontare in queste settimane lo storico exploit del Movimento 5 Stelle. Ma poiché noi di Piazzapulita non siamo un programma fatto solo di filmati (nei quali è più semplice descrivere chi sono, cosa vogliono, cosa fanno gli esponenti del Movimento), ma di parole pronunciate in diretta, come fare?

Grillo, Casaleggio e gli eletti del Parlamento non accettano interviste né confronti, tanto che la webtv “La cosa” sembra una Radiopadania grillina, e allora noi, come tutti gli altri programmi, inventiamo idee sghembe, invitando ospiti a volte probabili a volte meno, a volte autorevoli a volte meno. Oggi il meccanico del mio scooter mi ha rivelato di aver votato Grillo, e mi ha detto che secondo lui dovrebbe ora allearsi per poter fare le riforme! Ma non sapeva che lo statuto del Movimento vieta le alleanze con le altre forze politiche. Gliel’ho detto, mi ha risposto “Sul serio? Cazzo, se l’avessi saputo prima non so se l’avrei votato!”. Poteva informarsi sul web, certo, peccato che non sappia neanche cosa sia un blog.

La politica deve fare i conti con la realtà, non con il dover essere. E la realtà è che tanti hanno votato Grillo senza sapere niente delle proposte del Movimento. Una specie di superdelega in bianco, dunque, altro che democrazia diretta. Se i politici del M5S non accetteranno di confrontarsi in diretta, la televisione dovrà invitare chiunque abbia detto “ho votato Grillo”. E Grillo passerà il tempo a smentire le affermazioni dei premi Nobel o dei cappellai matti. E dunque l’informazione che lui giustamente ritiene spesso distorta e faziosa lo sarà ancora di più.

Il muro che separa i media italiani da Grillo e dai parlamentari a 5 stelle deve cadere.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Servizio pubblico, Santoro lancia la proposta per un governo Pd-M5S

next
Articolo Successivo

L’aria che tira nei giornali

next