I processi di Berlusconi sono frutto di una giustizia ad “orologeria”? Ognuno ha il proprio parere e se lo tiene; ma questa volta la coincidenza appare realmente beffarda e ciò sia per la caratura delle vicende che coinvolgono l’ex premier, sia per la situazione politica di stallo, dopo una votazione che ha visto il Pdl tornare decisivo nell’agone politico. Mai come oggi, insomma, servirebbe avere un centrodestra con cui dialogare, anche perché il messaggio dietro al voto per il Pdl è chiaro: basta con una tassazione vessatoria che uccide il ceto più produttivo e che dovrebbe offrire posti di lavoro. E ciò ad ogni costo, anche rivedendo i patti internazionali e volgendo le spalle ai diktat tedeschi. La sostanza di questa indicazione politica non può essere trascurata e il centrosinistra sui medesimi temi è sempre apparso poco deciso. Probabilmente anche il Capo dello Stato auspicherebbe un dialogo fondato sull’accordo Pd-Pdl, ma la giustizia sembra imporre il contrario.
Questo progetto può naufragare a causa delle vicende giudiziarie: oggi c’è stata la prima sentenza che ha visto condannare Berlusconi per il reato di concorso in rivelazione di segreto d’ufficio con riferimento all’intercettazione Consorte-Fassino in cui il leader del Pd vantava di avere (finalmente) una banca. Due considerazioni brevissime: in Italia le condanne per violazione di segreto d’ufficio sono una rarità a fronte di una stampa che gronda notizie giudiziarie ed investigative (è un altro esempio di “giurisdizione ambrosiana”?); non solo, da quell’intercettazione “usata” politicamente dalla stampa vicina al centrodestra, si evidenzia un successo in capo ai dirigenti Pd che, per un partito che fa della lotta contro il conflitto d’interessi e le storture nella gestione del potere un proprio vanto, non offre uno spaccato cristallino di eticità neppure in quella direzione.
Ma sono le prossime decisioni del Tribunale e della Corte d’Appello di Milano a destare le attenzioni maggiori. Si tratta del caso Ruby e della vicenda per la presunta evasione fiscale Mediaset. Una previsione? In entrambi i procedimenti Berlusconi potrà essere condannato. Nel primo processo la deposizione del Giudice Fiorillo, all’epoca incaricata presso la Procura minorile, rappresenta un punto a favore dell’accusa (quanto meno per ciò che attiene l’ipotesi di concussione); nel secondo si parte da una dura condanna in primo grado e dunque potrebbe esservi una “doppia conforme”, magari riconoscendo all’ex premier le attenuanti e dunque modificando solamente l’aspetto sanzionatorio a suo carico. Ma è la vicenda dell’induzione alla prostituzione minorile e la supposta concussione a rendere difficoltosa ogni intesa. In ogni “Paese normale” non sarebbe immaginabile un accordo politico con un condannato per questo genere di reati; del pari, in ogni “Paese normale” sarebbe auspicabile, alla luce di un voto come quello uscito dalle urne pochi giorni orsono, un accordo tra le forze più “responsabili”.
Come dipanare la matassa? In filosofia morale esiste un giochetto che è archetipo per le diverse dottrine etiche: un treno in corsa rompe i freni e sta per abbattersi contro tre ignari operai intenti a lavorare lungo la ferrovia. L’operatore morale si trova a gestire la leva dello snodo ferroviario ed è ancora in tempo a deviare il convoglio su un binario morto dove si trova un altro uomo, che sarebbe così sacrificato, salvando però tre vite. Quale scelta prendere? Una stretta interpretazione consequenzialista e utilitarista consiglierebbe di azionare lo scambio e salvare il maggior numero di persone possibili. Quale scelta morale prendere per il Pd? Rincorrere i grillini, inesperti e ancora troppo idealisti oltre che legati a un capo carismatico che, assai probabilmente, pensa di incassare un successo ancora maggiore qualora si dovesse tornare al voto o badare alla stabilità, farsi tentare dal centrodestra e vedere di far uscire dal guado il Paese ma sacrificando la propria ala sinistra e quella più intransigente con Berlusconi? Credo che le urne vadano ascoltate e i Tribunali rappresentino un fatto contestabile ma incontrovertibile e questo momento storico imponga una riflessione ai duellanti di ieri, per il bene di domani. Perché non lasciare il campo del Governo a chi, da una parte, non è il reale sconfitto (Bersani) e a coloro, dall’altra, che possono tutelare le proposte politiche che Berlusconi è stato bravo a far votare ma che oggi potrebbe non riuscire più a rendere concrete per i propri guai giudiziari?
Luca D'Auria
Avvocato e docente di Diritto
Giustizia & Impunità - 7 Marzo 2013
Dopo le elezioni è stallo politico. Come dipanare la matassa?
I processi di Berlusconi sono frutto di una giustizia ad “orologeria”? Ognuno ha il proprio parere e se lo tiene; ma questa volta la coincidenza appare realmente beffarda e ciò sia per la caratura delle vicende che coinvolgono l’ex premier, sia per la situazione politica di stallo, dopo una votazione che ha visto il Pdl tornare decisivo nell’agone politico. Mai come oggi, insomma, servirebbe avere un centrodestra con cui dialogare, anche perché il messaggio dietro al voto per il Pdl è chiaro: basta con una tassazione vessatoria che uccide il ceto più produttivo e che dovrebbe offrire posti di lavoro. E ciò ad ogni costo, anche rivedendo i patti internazionali e volgendo le spalle ai diktat tedeschi. La sostanza di questa indicazione politica non può essere trascurata e il centrosinistra sui medesimi temi è sempre apparso poco deciso. Probabilmente anche il Capo dello Stato auspicherebbe un dialogo fondato sull’accordo Pd-Pdl, ma la giustizia sembra imporre il contrario.
Questo progetto può naufragare a causa delle vicende giudiziarie: oggi c’è stata la prima sentenza che ha visto condannare Berlusconi per il reato di concorso in rivelazione di segreto d’ufficio con riferimento all’intercettazione Consorte-Fassino in cui il leader del Pd vantava di avere (finalmente) una banca. Due considerazioni brevissime: in Italia le condanne per violazione di segreto d’ufficio sono una rarità a fronte di una stampa che gronda notizie giudiziarie ed investigative (è un altro esempio di “giurisdizione ambrosiana”?); non solo, da quell’intercettazione “usata” politicamente dalla stampa vicina al centrodestra, si evidenzia un successo in capo ai dirigenti Pd che, per un partito che fa della lotta contro il conflitto d’interessi e le storture nella gestione del potere un proprio vanto, non offre uno spaccato cristallino di eticità neppure in quella direzione.
Ma sono le prossime decisioni del Tribunale e della Corte d’Appello di Milano a destare le attenzioni maggiori. Si tratta del caso Ruby e della vicenda per la presunta evasione fiscale Mediaset. Una previsione? In entrambi i procedimenti Berlusconi potrà essere condannato. Nel primo processo la deposizione del Giudice Fiorillo, all’epoca incaricata presso la Procura minorile, rappresenta un punto a favore dell’accusa (quanto meno per ciò che attiene l’ipotesi di concussione); nel secondo si parte da una dura condanna in primo grado e dunque potrebbe esservi una “doppia conforme”, magari riconoscendo all’ex premier le attenuanti e dunque modificando solamente l’aspetto sanzionatorio a suo carico. Ma è la vicenda dell’induzione alla prostituzione minorile e la supposta concussione a rendere difficoltosa ogni intesa. In ogni “Paese normale” non sarebbe immaginabile un accordo politico con un condannato per questo genere di reati; del pari, in ogni “Paese normale” sarebbe auspicabile, alla luce di un voto come quello uscito dalle urne pochi giorni orsono, un accordo tra le forze più “responsabili”.
Come dipanare la matassa? In filosofia morale esiste un giochetto che è archetipo per le diverse dottrine etiche: un treno in corsa rompe i freni e sta per abbattersi contro tre ignari operai intenti a lavorare lungo la ferrovia. L’operatore morale si trova a gestire la leva dello snodo ferroviario ed è ancora in tempo a deviare il convoglio su un binario morto dove si trova un altro uomo, che sarebbe così sacrificato, salvando però tre vite. Quale scelta prendere? Una stretta interpretazione consequenzialista e utilitarista consiglierebbe di azionare lo scambio e salvare il maggior numero di persone possibili. Quale scelta morale prendere per il Pd? Rincorrere i grillini, inesperti e ancora troppo idealisti oltre che legati a un capo carismatico che, assai probabilmente, pensa di incassare un successo ancora maggiore qualora si dovesse tornare al voto o badare alla stabilità, farsi tentare dal centrodestra e vedere di far uscire dal guado il Paese ma sacrificando la propria ala sinistra e quella più intransigente con Berlusconi? Credo che le urne vadano ascoltate e i Tribunali rappresentino un fatto contestabile ma incontrovertibile e questo momento storico imponga una riflessione ai duellanti di ieri, per il bene di domani. Perché non lasciare il campo del Governo a chi, da una parte, non è il reale sconfitto (Bersani) e a coloro, dall’altra, che possono tutelare le proposte politiche che Berlusconi è stato bravo a far votare ma che oggi potrebbe non riuscire più a rendere concrete per i propri guai giudiziari?
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Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".