“Difendere Berlusconi di fronte al Tribunale di Milano è sempre un’impresa difficile”. A sostenerlo è l’avvocato Piero Longo, all’uscita dall’aula dove la quarta sezione penale ha condannato Silvio Berlusconi a un anno per concorso in rivelazione del segreto d’ufficio, e a due anni e tre mesi suo fratello Paolo per lo stesso reato. “Senza forzare la mia dignità professionale”, commenta Longo, “questa volta pensavo non ci fosse strada per una condanna”. E ancora: “Mi sarebbe piaciuto difendere l’avvocato Agnelli a Torino, invece sono qui con Ghedini a difendere Berlusconi. In tribunale dove la difficoltà si somma a una notevole imprevedibilità”. Longo, rieletto in parlamento per il Pdl, sarà piazza con il suo partito il 23 marzo. “Ma non contro la magistratura”, precisa, nonostante la manifestazione fosse stata pensata inizialmente proprio come reazione ai guai giudiziari del Cavaliere di Franz Baraggino
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