L'inganno, secondo il quotidiano spagnolo, "costituisce una nuova messa in scena del governo, che si aggiunge alla lunga lista di bugie con le quali il chavismo ha riempito gli ultimi mesi della vita del leader"
Hugo Chavez è morto a Cuba e la bara che ha sfilato per oltre sette ore a Caracas, dove hanno reso omaggio centinaia di migliaia di venezuelani, non conteneva la sua salma. E’ la tesi del quotidiano spagnolo Abc, che cita fonti militari venezuelane. Chavez non sarebbe quindi morto nell’ospedale militare di Caracas, in Venezuela, ma a Cuba, dove era stato portato per un ultimo e disperato tentativo di salvare la sua vita.
L’inganno della processione, secondo il quotidiano, “costituisce una nuova messa in scena del governo, che si aggiunge alla lunga lista di bugie con le quali il chavismo ha riempito gli ultimi mesi della vita del leader”. “Volevano mostrare un bagno di folla con un chiaro interesse politico, permettendo che la gente potesse perfino toccare il feretro, quello falso, senza mettere a rischio l’integrità fisica di quello vero”, ha detto una delle fonti militari del giornale madrileno. Il decesso sarebbe avvenuto martedì scorso all’Avana intorno alle 7 del mattino (ora locale) e il cadavere sarebbe stato trasportato durante la notte fino alla base aerea Generalisimo Francisco de Miranda, a Caracas, più vicina al Forte Tiuna dell’aeroporto internazionale civile di Maiquetia.
La salma di Chavez, secondo le fonti, è stata esaminata nel centro medico della base, che si trova a circa 200 metri dall’Accademia militare, dove è stata composta con l’uniforme militare. Durante la giornata di mercoledì, il corpo sarebbe stato tenuto nei sotterranei dell’Accademia. Nel frattempo una bara simile, vuota o con qualche peso all’interno, sarebbe stata portata all’ospedale militare, da dove è partita mercoledì scorso la processione funebre. Al suo arrivo all’Accademia, durante i pochi minuti in cui il feretro non è stato ripreso dalle telecamere, la bara finta sarebbe stata sostituita con quella vera, prima della sua esposizione.