Il senatore Sergio De Gregorio aveva messo a verbale la sua verità e affermato di aver ricevuto tre milioni di euro da Silvio Berlusconi per passare dall’Idv al centrodestra appena dopo le elezioni del 2006, con l’obiettivo di far saltare il governo di Romano Prodi, uscito vincitore dal voto con una debole maggioranza al Senato
L’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi , è stato sentito come persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta sulla compravendita di senatori in cui è indagato Silvio Berlusconi. I pm stanno cercando di chiarire se, oltre a De Gregorio, anche altri senatori furono invitati a passare dal centro sinistra al centro destra.
Il senatore Sergio De Gregorio aveva messo a verbale la sua verità e affermato di aver ricevuto tre milioni di euro da Silvio Berlusconi per passare dall’Idv al centrodestra appena dopo le elezioni del 2006, con l’obiettivo di far saltare il governo di Romano Prodi, uscito vincitore dal voto con una debole maggioranza al Senato: “L’accordo si consumò nel 2006… il mio incontro a palazzo Grazioli con Berlusconi servì a sancire che la mia previsione di cassa… era di 3 milioni e che immediatamente partirono le erogazioni”. Berlusconi, iscritto nel registro degli indagati, per corruzione e finanziamento illecito, era stato convocato per il 5 marzo dai pm di Napoli. “Ho ricevuto 2 milioni in contanti da Lavitola a tranche da 200/300mila euro”, ha aggiunto l’ex senatore.
Nell’ambito della stessa indagine sono stati sentiti anche i senatori Anna Finocchiaro, Giuseppe Caforio e Nello Formisano. Dall’indagine è emerso che almeno tre senatori che sostenevano il governo Prodi furono avvicinati e invitati a passare al centro destra ma rifiutarono. A dire no all’offerta furono sicuramente, secondo quanto si è appreso, lo stesso Caforio e Nino Randazzo, che a questo proposito fu già interrogato nel 2007. La vicenda è raccontata dallo stesso De Gregorio in uno degli interrogatori resi al pm.