Le anticipazioni del Fatto Quotidiano del 9 marzo. Le parole del capo dello Stato Giorgio Napolitano sono chiare: “I problemi urgenti e le questioni di fondo che riguardano l’economia, la società, lo Stato, non possono aspettare, devono ricevere risposte e dunque richiedono che l’Italia si dia un governo e esprima uno sforzo serio di coesione”. Ma nonostante questo monito, il BelPaese continua a restate senza un governo perché i partiti non sono ancora decisi a collaborare. Il Pd resta aggrappato al suo piano A: cominciare la legislatura con gli otto punti e dire ‘no’ a un governo con il Pdl. E la proposta che Pier Luigi Bersani presenterà al presidente della Repubblica sarà quella di avviare la legislatura anche se solo alla Camera ha la maggioranza assoluta, mentre al Senato ha quella relativa. E, comunque, se Bersani dovesse fallire il presidente della Repubblica sa che un tecnico a palazzo Chigi c’è già: Mario Monti senatore a vita diventato leader del partito Scelta Civica. Ma Napolitano, con un mandato presidenziale che ormai è in dirittura d’arrivo, farà un solo tentativo per risolvere lo stallo prodotto dalle elezioni e con l’esistenza, in pratica di tre minoranze di blocco che non dialogheranno con loro. Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle, infatti, non darà appoggio a nessuno come più volte ribadito, mentre il Pdl in questi giorni si affanna dietro ai guai giudiziari di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere nei prossimi giorni potrebbe subire altre condanne pesanti: quelle per i processi Ruby e Mediaset. Per questo ha già prenotato piazza del Popolo a Roma per il 23 marzo, minacciando una campagna elettorale permanente. Intanto è stato accolto il legittimo impedimento per motivi di salute di Berlusconi anche se la Boccassini aveva chiesto una visita fiscale per verificare se le condizioni del Cavaliere fossero corrispondenti ad un reale impedimento dopo la presentazione di tre certificati medici e di un quarto attestante il ricovero in day hospital al San Raffaele per un’infiammazione agli occhi. Di certo c’è, invece, solo un evento: all’ottava congregazione i cardinali hanno deciso che il Conclave per eleggere il successore di Benedetto XVI inizierà martedì 12 marzo. Una scelta tutta da interpretare: un segnale che sia stato già raggiunto un orientamento sul nome o invece il solo desiderio di contarsi? E poi l’annuncio dell’agenzia Fitch che ha abbassato a BBB+ il rating sul debito sovrano dell’Italia. Una scelta motivata dall’esito “non decisivo” delle elezioni del 24 e 25 febbraio, dai dati del quarto trimestre 2012 “che confermano come quella italiana sia una delle recessioni più profonde in Europa”, dalla considerazione che nel 2013 il rapporto debito/Pil potrebbe toccare il 130% (rispetto alla stima precedente del 125%) e dal fatto che un “governo debole potrebbe essere più lento e meno capace di rispondere agli choc economici interni o internazionali”. Ci vediamo ‘In edicola’: ogni sera le anticipazioni su ilfattoquotidiano.it (riprese e montaggio Paolo Dimalio, Samuele Orini, elaborazione grafica Pierpaolo Balani).
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