A 24 ore dall'esplosione che ha sconvolto Guastalla, tre i morti - moglie, figlia e cognata dell'ambulante proprietario del furgone saltato in aria - e metà degli undici ricoverati in pericolo di vita. Il furgone e' stato sottoposto a sequestro per i dovuti accertamenti tecnici
Sono ricoverate in gravissime condizioni all’ospedale Maggiore di Parma cinque delle undici persone rimaste ferite nell’esplosione del furgone-rosticceria avvenuta ieri al mercato di piazza Repubblica a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, e nella quale sono morte tre donne. Tra i cinque, tutti in rianimazione, c’e’ anche Francesco Mango, di 55 anni, gestore dell’attività commerciale, dislocata sul camioncino saltato in aria, insieme alla moglie, la figlia e la cognata, tutte e tre decedute nell’esplosione. Versano in gravi condizioni ma non in pericolo di vita altre due persone, una ricoverata al Maggiore di Parma e l’altra all’ospedale di Cesena. Altri due feriti, non in gravi condizioni, sono ricoverati a Reggio Emilia. Dimessi i due feriti ricoverati presso l’Ospedale di Guastalla. Sul fronte delle indagini i carabinieri della Compagnia di Guastalla e del Comando provinciale di Reggio Emilia stanno proseguendo a verbalizzare le numerose testimonianze al fine di ricostruire l’accaduto. Il furgone è stato sottoposto a sequestro per i dovuti accertamenti tecnici finalizzati a verificare le cause dell’esplosione ancora al vaglio degli investigatori. I corpi delle tre donne morte carbonizzate si trovano a Coviolo, a disposizione del sostituto procuratore presso la Procura reggiana Stefania Pigozzi, titolare dell’inchiesta.
La tragedia è avvenuta a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, dove in giorno di mercato, verso le 12.20 il furgone di un venditore ambulante di polli è esploso, per poi prendere fuoco. Si è trattato di una doppia esplosione che ha riguardato le tre bombole gas che alimentavano il forno del banco ambulante per la cottura di polli e rosticceria.
I primi a prestare aiuto ai feriti sono stati i passanti e gli altri venditori presenti sulla piazza che con estintori e mezzi di fortuna hanno cercato di salvare le vittime. Tre i morti e undici i feriti, il bilancio delle vittime. Il titolare, Francesco Mango di Sant’Ilario d’Enza, è stato scaraventato fuori dal furgone in stato confusionario e subito trasportato presso il Centro Ustioni dell’Ospedale Maggiore di Parma. Nessuna speranza invece per le tre donne, la moglie Enza, la figlia Rossana e la cognata Bianca, bruciate vive dal rogo.
La lista degli 11 feriti comprende: Sergio Gemmi (36 anni) di Bagnolo e della madre Filomena Carusi (65 anni), del venditore ambulante pakistano Hussain Sassdar (55 anni), di Abdul Ghafor (pakistano di 41 anni). Trasportati d’urgenza da un passante all’Ospedale di Guastalla subito dopo l’esplosione, sono stati invece Tiziano Boccaletti, 35 anni di Guastalla e la fidanzata Daniela (Arceto). L’elisoccorso ha ritenuto invece necessario portare a Parma Ivanna Bigliardi, a causa delle gravi ustioni presenti sul corpo. Infine i soccorsi segnalano il 70enne Silvano Magnani, colpito a un piede da un pezzo di ferro che si è staccato dal furgone esploso, e una donna colta da un attacco di panico.
I venditori di polli erano molto conosciuti in paese, commercianti che da anni svolgevano la loro attività il sabato e il mercoledì mattina proprio a Guastalla. Si tratta di padre, madre e figlia e cognata che gestivano la rosticceria ambulante. Il primo a cercare di portare in salvo i feriti è stato Sandro Mezzadri, il commerciante di formaggi che aveva il banco proprio di fronte a quello coinvolto nell’esplosione. “Sentivo le grida delle due donne, chiedevano aiuto e gridavano “Andiamo a fuoco, aiutateci”. Sono entrato con l’estintore, ma non c’è stato nulla da fare”. Secondo la ricostruzione dell’uomo, il marito scaraventato fuori dall’esplosione, sarebbe riuscito ad uscire in strada, mentre le tre donne tagliate fuori dalla fiamme non avrebbero avuto possibilità di salvarsi. “Il venditore di polli sembrava una torcia umana, non so se ce la farà”.
Tra i primi ad accorrere anche gli abitanti delle case vicine alla piazza centrale del paese. “Ero in giardino e ho sentito questo boato fortissimo, – racconta Federico, – e sono subito andato a vedere che cosa stava succedendo. Mi sono avvicinato e ho cercato di spegnere l’incendio che aveva intaccato anche il vicino banco del pesce con un estintore. Poi però c’è stata la seconda esplosione e mi sono dovuto allontanare. Ricordo cinque o sei persone in terra davanti al banco e il titolare della rosticceria in piedi in stato confusionario”.
Piazza Repubblica è il centro del mercato settimanale di Guastalla, molto frequentato tra i cittadini. “Una scena terribile, – raccontano i testimoni, – subito pensavamo fosse caduto un palazzo o ci fosse stata un’altra scossa di terremoto”. Poi la scoperta della tragedia avvenuta proprio nel punto più affollato di persone e bancarelle.
Sul posto è subito corso il sindaco di Guastalla, Giorgio Benaglia: “Tragedia immensa. Il mio pensiero va a una famiglia che, tutte le settimane, è qui a guadagnarsi da vivere. Li ricordiamo tutti con grande affetto. Avevano sempre un sorriso per i clienti. Gente buona che faceva il proprio mestiere con passione”. Poi racconta quanto accaduto stamattina: ”Sembrava che fosse scoppiata una bomba. Siamo sbalorditi, ho proclamato subito il lutto cittadino e sospeso tutte le manifestazioni. I soccorsi sono stati rapidissimi, ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta ad arrivare in tempo per salvare le tre donne”. ”Adesso sono in corso gli accertamenti – conclude – la situazione desta allarme perché di furgoni di questo tipo ce ne sono tantissimi. L’esplosione di oggi ha riguardato una licenza che era attiva da tanti anni, i nostri uffici sono ovviamente a totale disposizione della magistratura per approfondire quello che è avvenuto”.