Società

Leggi antimafia: lettera a Grillo

Gentilissimo signor Grillo,

credo sia noto cosa sono stai per noi questi 20 anni e per questo mi permetto di scriverLe.

Tanti dei punti del Suo programma il non vederli mai realizzati da quel 27 Maggio 1993, anzi calpestati, sono stati per noi il cruccio di questi lunghi venti anni.

Ci riferiamo al conflitto di interessi, alla legge elettorale che ci riconsentisse di trovare il coraggio di recarci nuovamente con serenità alle urne e un limite di due legislature per chiunque fosse eletto in Parlamento onde evitare ogni tentazione di contiguità con la mafia.

Quel tragico 27 Maggio 1993 che ha travolto le nostre famiglie ha contribuito alla grande a mettere in discussione la democrazia di questo Paese, perché sotto quel tritolo terroristico eversivo, lo sappiamo tutti benissimo, oltre i nostri figli quale esempio e minaccia al mondo intero, hanno  seppellito tutta la legalità possibile.

Quindi, La prego, a nome di tutti noi, per quello che abbiamo patito e ancora patiamo, dia il Suo appoggio a chi è disposto a fare quelle riforme che sono proprie del Suo manifesto elettorale, lo faccia per tutti quelli come noi che hanno assoluto bisogno di quel cambiamento che 20 anni fa qualcuno ha chiesto a Salvatore Riina di seppellirlo per sempre, mettendo noi nelle mani di “cosa nostra” per salvare se stessi.

Dopo di che, quando quelle leggi che in questi 20 anni sono state tanto congegnali al volere mafioso, saranno cambiate, potrà tornare a decidere come meglio crede e noi torneremo a combattere per avere verità sulla morte dei nostri figli più sicuri di farcela.

Cordiali saluti