Gli accertamenti che i magistrati definiscono "complessi" sono volti a stabilire le cause dello scoppio e dell'incendio del furgoncino ambulante, tragedia nella quale hanno perso la vita tre persone e altre undici sono rimaste ferite
Incendio colposo, disastro colposo ed omicidio colposo plurimo nei confronti di ignoti. Questi i reati sui quali sta indagando la Procura di Reggio Emilia in merito all’esplosione accaduta sabato scorso del furgone-rosticceria al mercato di Guastalla, che ha provocato tre morti e undici feriti di cui tre ancora in gravi condizioni.
Come spiega una nota del procuratore Giorgio Grandinetti e dal sostituto Stefania Pigozzi, titolare del fascicolo: ”Gli accertamenti, che si profilano complessi, sono volti a stabilire le cause dello scoppio e dell’incendio da cui sono poi derivati i gravi danni a persone e cose – si legge – Si sta valutando se sia possibile procedere utilmente ad autopsia sui corpi delle vittime”.
La doppia esplosione si è verificata poco dopo mezzogiorno tra via Passerini e piazza Repubblica, in pieno centro storico a Guastalla, dove era in corso il mercato settimanale ha portato alla morte di tre donne e al ferimento di 11 persone. La strage è stata provocata da una fuga di gpl da tre bombole di gas che alimentavano il forno del furgone di un venditore ambulante, per la cottura di polli arrosto e altri prodotti da rosticceria. Sul furgone c’era Francesco Mango, 55 anni, ambulanti di Sant’Ilario, ancora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale maggiore di Parma e le tre donne morte: la moglie Teresa Montagna (49 anni), deceduta insieme alla figlia Rossana (27 anni) e alla cognata Bianca Maria Montagna (43 anni).
Mango sta combattendo con ustioni di secondo e terzo grado su circa il 20% del corpo, oltre alla dolorosa consapevolezza di quello che è successo visto che nei drammatici momenti della morte dei suoi familiari è sempre rimasto cosciente. Sempre al Maggiore di Parma ci sono i clienti del mercato del sabato rimasti feriti: Sergio Gemmi, 37 anni di Bagnolo, Ivanna Bigliardi, 65 anni di Guastalla, e del pakistano Abudl Ghafoor, 43 anni, sono ancora in condizioni gravi con ustioni di secondo e terzo grado tra il 10% e 20% nella parte superiore del corpo, ma stazionari. Notizie migliori per Hussain Safdar, pakistano 55enne, ambulante e titolare di un banchetto di vestiti che si trovava proprio vicino alla rosticceria: i medici hanno deciso di sciogliere la prognosi come per Alfio Sessi, il 69enne di Guastalla che dopo l’incidente e le cure al pronto soccorso dell’ospedale di Guastalla era stato trasferito al Centro grandi ustionati dell’ospedale Bufalini di Cesena. Le condizioni più gravi restano quelle di Filomena Camusi, 65enne di Bagnolo che era al mercato con il figlio Sergio, anche lei ricoverata a Parma.