Essendo uomo e non avendo potuto allattare, mi sono esercitato, in altri tempi, nel trasformarmi, con qualche successo, in un “mammo”.
Con questa volontà, dismessi i biberon che già riempivo di passatini di verdura in cui non mancava mai aglio, cipollotti, buon olio e parmigiano, tendevo agguati emotivi ai miei figli appena svezzati, e per tutta la loro adolescenza, dando loro cibo affettuoso e attribuendo a quest’ultimo un iper-valore che, a onor del vero, poco badava alle calorie.
In quegli anni la vittoria era sempre possibile. Potevo farmi amare oltre misura con dei semplici panini farciti, in particolare se organizzavo condivisioni con amici di scuola o di giochi. Ambire così ad una memoria ed entrare a far parte del bagaglio di giovani generazioni. Bastava un tonno sott’olio calabrese, una maionese fatta in casa, una foglia di lattuga e due carciofini anch’essi sott’olio, per sentir mugolare Daniel, che per quelle due fette di pane ancora frequenta casa mia e i miei figli, nonostante abbia ormai trent’anni e che non sappia rassegnassi alla mia drastica riduzione nel consumare tonni. L’ho consolato di recente con un panino di sgombro, prima arrostito con tutti i crismi e poi, una volta raffreddato, sfilettato, con peperoncini verdi sott’aceto, un po’ di cipolla rossa affettata finemente e un non niente di una buona maionese.
Il suo sorriso è valso un abbraccio. Mi ha fatto promettere che nei giorni successivi lo avrei aspettato con ciò che in cuor mio considero il più commovente dei panini e che potrete sviluppare in due versioni. Nella prima vi farete avanzare delle bracioline di manzo fritte con il pangrattato, nella seconda friggerete delle fette infarinate di tonde melanzane, aggiungendo, come ulteriore farcitura in entrambi casi, zucchine fritte e ripassate in un scapece di partenopea memoria, con aceto, olio, un non niente di zucchero e foglioline di menta spezzettate. Al primo morso di entrambi, che se vorrete potrete unificare usando solo tre fette di pane, e che in quel momento vi farà prendere definitive distanze dagli innominabili “Club sandwiche”, diventerete più tolleranti sulle idee altrui, ma rigidi assertori di obblighi costituzionali e legislativi.