Come lo vorreste il prossimo Presidente del Consiglio? Vi andrebbe bene una persona che avesse le seguenti doti:
– senso pratico;
– capacità di fare squadra;
– un estremo senso del dovere ma anche ironia;
– grande abilità di valutare l’opportunità politica del momento;
– intransigente ma al tempo stesso capacità di persuasione e di moderazione;
– alto profilo istituzionale;
– conosciuta e prestigiosa a livello internazionale
Sono definizioni che ho preso dalle dichiarazioni e dai ritratti pubblicati sui giornali di oggi fatti da chi conosce e/o ha lavorato con Laura Boldrini, la nuova presidentessa della Camera. Gli unici a parlarne male sono la Padania, il Giornale e Libero, il che mi rafforza nella convinzione che è un’ottima scelta e non una foglia di fico.
Se anche solo la metà delle capacità elencate fossero vere, per me va bene. Anche perché tra le cose dette ieri da Laura Boldrini ce ne sono due che mi stanno particolarmente a cuore. Vuole una legge per la tutela dell’immagine femminile nei mezzi di comunicazione e chiede che il Parlamento si faccia carico dell’umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita d’amore.
La nomina di una donna a Palazzo Chigi sarebbe la rottura più visibile della vecchia politica. Un segnale dirompente per chi ci guarda dall’estero. In sessanta anni di vita repubblicana non è mai avvenuto: quale migliore cambiamento?
Amici M5S vi andrebbe di usare il vostro apriscatole o volete rimetterlo in tasca prima ancora di iniziare il lavoro? E ritrovarvi nell’inciucio e con D’Alema sul Colle?
Twitter: @caterinasoffici