In questo clima post elettorale e allo stesso tempo pre elettorale, in quanto tutti ormai ci aspettiamo nuove elezioni entro il 2013, i ragionamenti e le congetture si sprecano. Le emozioni forse ci possono aiutare, più che i ragionamenti, a comprendere il clima sociale che ci circonda. In queste settimane ho provato a raccogliere alcune di queste emozioni che sottopongo ai lettori.
‘Scriva, dottore scriva! Scriva il mio entusiasmo per la situazione che si è determinata. Dopo quattro anni di governo in situazioni di grave crisi economica eravamo ormai convinti di dover lasciare il governo. Invece la mia previsione è che entro il 2013 Berlusconi tornerà a Palazzo Chigi. Ora più che mai ne sono certo. Gli avversari sono divisi, lottano continuamente fra loro, la maggioranza degli italiani sono come me anticomunisti. Torneremo entro l’anno alle elezioni con l’attuale ‘porcellum’ e vinceremo alla grande alla Camera. Forse non riusciremo del tutto ad avere la maggioranza al senato ma chi se ne frega! A quel punto ‘Ci dovranno lasciare governare!’. Non potremo certo tornare a una terza elezione. Ero anch’io propenso a votare per Grillo, tanto per dare una scossa, poi ho visto la puntata di Anno Zero e mi è piaciuto Berlusconi quando ha pulito la sedia. Mi ha fatto capire con quel gesto che avrebbe risalito la china.
Perché vede Dottore, noi esseri umani siamo fatti di sangue, carne ma anche merda. Si merda! Tutti noi senza la merda non potremmo vivere, saremmo pieni di residui che non potrebbero essere eliminati. Fuori dalle metafore vuol dire che tutti noi siamo evasori, truffatori, libertini. Quelli di sinistra e i moderni Savonarola Grillini non l’hanno ancora capito. Gli intellettuali non capiscono che l’uomo comune, come me, che manda avanti una piccola attività con dieci dipendenti deve evadere. Sto venendo da lei perché quando le ho parlato che avevo un’amante di trenta anni più giovane non mi ha guardato come un mostro. Penso che lei in cuor suo non approvi questa relazione ma ha cercato di capire le mie emozioni, il conflitto interiore. Voi intellettuali, ci metto in mezzo anche lei, non capite gli esseri umani veri che devono lavorare, produrre, lottare tutti i giorni. Delle volte sono triste quando penso che non sono l’uomo perfetto che immagina mia madre, santa donna. Ma la vita non è perfetta e anche io non lo sono. I miei sentimenti Dottore sono due: entusiasmo e tristezza. Lo scriva sul Fatto Quotidiano, quel giornalaccio!
Entusiasmo per le opportunità e tristezza nel rendersi conto dei propri limiti per i lettori sono facce antitetiche della stessa medaglia?