L'impiego di processi sostenibili, secondo il rapporto "Agreenculture" realizzato da Fondazione Symbola e Coldiretti, ha ridotto anche di circa 9mila tonnellate i rifiuti e gli scarti di lavorazione. E ha fatto diminuire sensibilmente l'utilizzo di fitofarmaci e fertilizzanti
La tecnologia “green” fa risparmiare le aziende agricole italiane. In due anni, dal 2008 al 2010, l’impiego di processi sostenibili ha fatto calare del 40 per cento l’energia utilizzata per unità di prodotto dalle imprese che operano nel settore. E, secondo il rapporto “Agreenculture” realizzato da Fondazione Symbola e Coldiretti, ha ridotto anche di circa 9mila tonnellate i rifiuti e gli scarti di lavorazione.
Risultati così brillanti sono stati possibili grazie alla svolta green sempre più evidente tra le aziende agricole del Paese. Oltre una su due ha infatti dichiarato di avere ridotto tra il 2009 e il 2011 l’utilizzo di energia e acqua, mentre più di un quinto ha tagliato sensibilmente anche l’uso di fitofarmaci e fertilizzanti. Il dossier, alla sua prima edizione, sottolinea inoltre che il miglioramento della performance ambientale è diventato una risorsa strategica anche per la produzione di macchine agricole, un settore dove l’Italia vanta il primato europeo per numero di aziende.
E anche considerando gli investimenti di settore, come avverte il report, l’Italia non conosce rivali in Europa: 226 milioni di euro a fronte dei 174 della Germania, impiegati soprattutto per migliorare i processi produttivi e i prodotti stessi, che hanno permesso di investire con successo nelle tecnologie green. Nulla da stupirsi, quindi, se l’export vola, raggiungendo picchi di 3,8 miliardi di euro e trainando il saldo della bilancia commerciale del settore.