“Cara Laura Puppato: costruisci un ponte?” mi scrive Jacopo Fo e aggiunge: “Pd e M5S parlano lingue diverse… Serve un traduttore e tu conosci entrambi i linguaggi”. Grazie a Jacopo per la fiducia e per l’attenzione con cui, devo dedurre, guardi nella stessa direzione in cui guardiamo in tanti, sempre più numerosi e senza arrenderci.
La giornata di sabato in Parlamento con l’elezione di Laura Boldrini e Pietro Grasso ai vertici delle due Camere, ne è un buon esempio; come afferma Jacopo, la ragione per cui possiamo farcela sta nel semplice fatto che non possiamo non riuscirci…
Ma riuscire a fare cosa? Giorni fa avevo lanciato l’idea di costruire un terreno di dialogo comune, “un blog”, attraverso il quale Pd e Movimento 5stelle potessero confrontarsi alla luce del sole, per superare la politica dei “no”.
Fino a qui non c’è stata ancora l’apertura attesa ma, come dice una delle più profonde tradizioni umane di saggezza, là dove c’è la vita niente è immutabile, tranne la Legge del Mutamento.
E allora, se la più dirompente novità politica di questo nostro tempo, che accusa i vecchi assetti e i loro protagonisti di essere “morti”, è viva (come penso che sia), non dubito che dall’apparente staticità di questi “no” saprà trovare le strade per esprimere questa vitalità.
C’è un merito che allo tsunami 5stelle va riconosciuto: ha portato a galla le condizioni di un radicale mutamento che sembrava improbabile, spronando un mondo che appariva ai più immutabile. Le persone, che costituiscono l’anima dei movimenti e dei partiti e che sono coloro che in questo profondo cambiamento investono tutte le loro speranze, non permetteranno che questa occasione storica vada sprecata.
Da parte mia, ad accordi con la destra, e a celebrare per l’ennesima volta il trionfo oggi della vecchia e fallita politica – correlato del successivo tonfo domani – non voglio nemmeno pensare. Questa è la tomba della democrazia. Non con il mio voto.
Ringrazio Jacopo e tutti coloro che si stringono sugli intenti, scrutando nella confusione alla ricerca di soluzioni, guardando alle vie di uscita e non alle divisioni e dico: “avanti tutta!”
La piattaforma deve nascere. Abbiamo bisogno di noi, di essere uniti e propositivi, al di là dei partiti e degli slogan.
Se nell’idea iniziale si trattava di creare una piattaforma virtuale come terreno di condivisione e confronto collaborativo tra Pd e M5S, pur senza chiudere affatto anche a questa funzione, alla fine quello che ci proponiamo è anche di più: la costruzione di un luogo permanente di scambio tra cittadini e rappresentanti eletti, che includa però anche l’assunzione di impegni per gli eletti. Basta vane promesse, ora è il tempo della realizzazione concreta di un pensiero politico fondato su riequilibrio economico, giustizia sociale e trasparenza ed efficienza della pubblica amministrazione.
La buona speranza è quella di permettere un percorso comune di lungo respiro, in cui cercheremo di dare un contributo all’emergenza politica in atto, lanciando via via i temi sul tappeto in vista di possibili, necessarie e condivise intese parlamentari. Tutto il resto lo scopriremo… solo vivendo. Come sarà configurata la proposta in questa piattaforma informatica liquida, pronta a dare a tutti una vera opportunità di partecipazione al governo che verrà, lo scopriremo insieme molto presto.
Datemi ancora qualche giorno, il tempo tecnico minimo per presentarla e partire.
Il futuro è un punto di domanda, Jacopo, ed io accetto la sfida. Non dobbiamo mai smettere di combattere perché questo futuro sia disegnato anche dal coraggio, dalle competenze, dal lavoro di ciascuno di noi, nelle direzioni che vogliamo. TUPARLAMENTO: uno strumento di tutti contro i privilegi di pochi.