Levata di scudi delle associazioni dei consumatori contro la decisione di Equitalia di aumentare i tassi di interesse di mora dal prossimo primo maggio. Con l’aumento, che il direttore dell’agenzia delle Entrate, Attilio Befera, definisce “previsto dalla legge”, il tasso di interesse applicato sui ritardati pagamenti delle cartelle esattoriali iscritte a ruolo passa dal 4,55% al 5,22 per cento (+15%).
“Una vera e propria assurdità. Piove sul bagnato”, commentano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef. “Piuttosto che pensare ad aumentare i tassi di mora – proseguono Trefiletti e Lannutti – Equitalia dovrebbe dare la priorità ad una decisa riorganizzazione della struttura, migliorando i pessimi rapporti con il pubblico”.
E se Equitalia non darà risposte, le due associazioni “avvieranno tutte le iniziative necessarie per tutelare le famiglie”. Non solo, sottolineano Trefiletti e Lannutti, “non bastava l’aumento dei prezzi e delle tariffe, la caduta verticale del potere di acquisto (-14,1% dal 2008) e l’incredibile livello raggiunto dalla pressione fiscale nel nostro Paese, con aumenti solo nel 2013 di 421 euro”. Ma ora anche Equitalia, incalzano, “dà un ulteriore contributo per accrescere la preoccupazione e lo stato di vera e propria esasperazione in cui si trovano le famiglie”.
La società, “già tristemente nota per le cartelle pazze, ancora una volta, vuole fare cassa, per conto dell’Agenzia delle Entrate, con metodi prepotenti ed arroganti”, accusano poi Trefiletti e Lannutti e concludono: “E’ impensabile che un cittadino debba trascorrere giornate intere in coda per richiedere informazioni o attivare le procedure di contestazione o rateizzazione delle cartelle esattoriali”.
“L’adeguamento annuale dei tassi di interesse di mora applicati alle cartelle di pagamento è previsto dall’articolo 30 del dpr 602/1973. Pertanto non esiste alcuna discrezionalità da parte di Equitalia o dell’Agenzia delle Entrate che adotta il provvedimento con i nuovi tassi”, ha puntualizzato dal canto suo Equitalia. “Per evitare questo meccanismo è necessario che il Parlamento cambi la Legge”, spiega la società. Si precisa inoltre che “gli interessi previsti nelle cartelle sono riscossi da Equitalia per conto degli enti pubblici creditori ai quali vengono riversati insieme a tributi e sanzioni”.
Per quanto riguarda invece i rapporti con il pubblico, Equitalia “da sempre è impegnata nel migliorare l’assistenza ai cittadini. Lo scorso anno, ad esempio, sono stati attivati nei capoluoghi di provincia sportelli dedicati alla soluzione dei casi più delicati di famiglie e imprese in difficoltà a causa della crisi economica. Gli sportelli ordinari impegnati nei pagamenti, nelle rateizzazioni e nelle altre regolari attività garantiscono tempi d’attesa del tutto adeguati”.
Oggi, tra l’altro, “i cittadini hanno a disposizione diversi canali di contatto con Equitalia, come ad esempio il numero verde, per avere informazioni e assistenza, e il sito internet per effettuare numerose operazioni”. Non solo. “Continuare ad accusare Equitalia di responsabilità che non ha, non fa altro che alimentare il clima di tensione che, anche in questi giorni, ha portato a episodi di intimidazione nei confronti del personale”.