Oltre 200 uffici sottoposti a ispezioni sulla base della legge varata lo scorso anno in cui le organizzazioni che ricevono fondi dall’estero devono registrarsi come “agenti stranieri". L'obiettivo è scoprire le fonti di finanziamento e il loro eventuale coinvolgimento politico
Oltre 200 uffici di organizzazioni non governative sono stati passati al setaccio, senza alcun preavviso, in Russia da ispettori del governo. Le ispezioni sono state ordinate dalla Procura generale con l’obiettivo di stabilire le fonti di finanziamento e l’eventuale coinvolgimento delle organizzazioni in “attività politiche”.
I controlli, controlli eseguiti anche da funzionari dei servizi di sicurezza dell’Fsb, hanno coinvolto nove diverse regioni della Federazione e sono stati effettuati sulla base della legge varata lo scorso anno in cui le ong che ricevono fondi dall’estero devono registrarsi come “agenti stranieri”. Tra le associazioni sottoposte alle ispezioni anche importanti organizzazioni per la difesa dei diritti umani e dell’ambiente. Controllati inoltre gli uffici di Samara di Golos, l’organizzazione che verifica la regolarità delle elezioni, e quelli dell’organizzazione ambientalista Bellona a San Pietroburgo, così come il Kennan Institute di Mosca, che dipende dal think tank americano Woodrow Wilson International center for Scholars, e la chiesa cattolica di Novocherkass.