“La storia dei preti pedofili è una menzogna vergognosa, ora è uscito anche “Mea maxima culpa”, un filmaccio merdoso e orrendo“. Così Giuliano Ferrara stigmatizza il docufilm firmato dal premio Oscar Alex Gibney (confuso con un “premio Nobel” dal direttore de “Il Foglio”), sullo scandalo della pedofilia nella Chiesa Cattolica. L’Elefantino difende appassionatamente la Chiesa durante “Porta a porta”, su Rai Uno, in un acceso dibattito che lo ha visto scontrarsi duramente con Marco Politi, vaticanista de “Il Fatto Quotidiano”. “La pedofilia dei preti è una menzogna vergognosa” – accusa Ferrara – “è l’effetto di una campagna di diffamazione e di calunnia alla quale la Chiesa, che è umile e sulla difensiva nei confronti del mondo secolare da duecento anni, non è stata in grado di dare la risposta che avrebbe meritato”. E aggiunge, rivolgendosi a Politi: “Dovevate prendervela con le famiglie che sono la sede massima di produzione della violenza pedofila. E’ molto facile costruire con un film il martirio”. L’Elefantino spiega: “Se io ti faccio vedere i cadaveri dei preti spagnoli massacrati dai comunisti, quei cadaveri coi vermi, tu ti spaventi, caro Politi”. E accusa il suo interlocutore di essere ispirato da “un particolare confessionalismo”: “Io invece sono per una discussione laica sulla Chiesa”. Secondo Ferrara, il vero problema della Chiesa cattolica non concerne nè i vatileaks (“una piccola storia provinciale di cui hanno parlato quattro giornali italiani”), nè lo Ior (“possiede solo cinque miliardi di euro, una sciocchezza”). “Sono tutte storie piccolissime” – afferma il giornalista – “senza un vero valore. Il vero problema della Chiesa è la secolarizzazione, che è iniziata dal 1789, data della Rivoluzione Francese”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione