Il neoparlamentare critica su Facebook la scelta di alcuni suoi colleghi di mangiare al ristorante della Camera, ma precisa: "Non voglio giudicare chi l’ha fatto e vi invito a non essere eccessivi nei giudizi". La foto, secondo, il 5 Stelle, dimostra l'importanza del "controllo popolare"
Un episodio “sconveniente”. Il pranzo dei 5 Stelle al ristorante della Camera, testimoniato dalla foto pubblicata su Chi, viene definito appunto “sconveniente” dal deputato M5S Alessandro Di Battista. Il neoparlamentare scrive su Facebook il suo pensiero: “Per fare chiarezza sul pranzo alla buvette dico che non sono io quello in foto. Mai ci ho pranzato e mai ci pranzerò, non solo perché lo considero un privilegio perché parte del conto lo pagano i cittadini, ma soprattutto perché culturalmente per me è inaccettabile che esistano ristoranti esclusivi dove alcuni cittadini possano mangiare e altri no”. E precisa: “Con questo non voglio giudicare chi l’ha fatto e vi invito a non essere eccessivi nei giudizi”.
“Ciononostante credo che avete tutto il diritto di far notare a chi l’ha fatto che evidentemente è sconveniente” continua Di Battista secondo cui “è questo il controllo popolare che sogno: avete un potere immenso come cittadini, esercitatelo e noi, poco a poco, miglioreremo sempre più”. Per Di Battista questo episodio, dunque, ha anche il merito di aver reso evidente il “controllo popolare” sull’attività dei parlamentari 5 Stelle. E si tratta di un avvenimento che inevitabilmente ha suscitato polemiche, in vista anche della politica di “austerity” professata dai 5 Stelle che hanno deciso di tagliarsi lo stipendio del 50%, ma non rinunciano a diaria e privilegi. E proprio su questo punto si stanno interrogando su come sia meglio agire.