Unipol affila le armi in vista dell’assemblea dei soci di risparmio A di Fondiaria Sai in calendario per il 26 marzo. Dopo aver raccolto i pareri dei professionisti Oreste Cagnasso, Enrico Laghi e dell’ex notaio del cosiddetto salotto buono, Piergaetano Marchetti, il gruppo assicurativo in un documento di 78 pagine pubblicato giovedì sera, respinge punto per punto le accuse formulate nelle scorse settimane dai soci di risparmio che ritengono lesi i propri diritti di partecipazione agli utili e si preparano a impugnare le delibere estive che, con il via alla ricapitalizzazione di FonSai, hanno posto le basi per l’integrazione con Unipol. Impugnazione che però, secondo i consulenti di Unipol, non sarebbe più possibile neanche se le contestazioni fossero fondate, in quanto sarebbero scaduti i termini di legge.
La replica è arrivata a valle di una lunga maratona di approvazione dei bilanci 2012 dell’ex galassia Ligresti e, quindi, del nuovo gruppo Unipol che ha chiuso l’esercizio con un utile netto di 441 milioni di euro (821 milioni di euro l’obiettivo per il 2015 dopo la fusione) di cui 241 milioni “stand alone”. Il risultato è stato raggiunto nonostante la perdita di 889 milioni dell’ex gruppo dei Ligresti, consolidato nel secondo semestre dell’anno, grazie a 1,089 miliardi di euro di beneficio derivante dall’applicazione del principio contabile Ifrs 3 che regola le aggregazioni aziendali.
Alla fine l’apporto di Fondiaria-Sai, pari a 200 milioni di euro a livello puramente contabile, è andato a sommarsi all’utile conseguito da Unipol, risultato che ha gettato le basi per il ritorno al dividendo della compagnia bolognese dopo due esercizi senza cedola. Ai soci andranno 0,15 euro per le azioni ordinarie e 0,17 euro per quelle di risparmio, per un monte dividendi di 113 milioni di euro. Una boccata d’ossigeno specialmente per le Coop che controllano Unipol e che hanno sostenuto l’aumento di capitale necessario per la conquista di FonSai.
Il margine di solvibilità del gruppo è pari a circa 1,6 volte i requisiti regolamentari, mentre l’excess capital è di 2,6 miliardi di euro. Tuttavia la raccolta assicurativa diretta del gruppo a livello pro-forma è di 16,8 miliardi in calo del 4,8% rispetto al 2011. Quanto al rafforzamento delle riserve sinistri Unipol Assicurazioni ha contabilizzato riserve per 154,2 milioni nel 2012 mentre a livello complessivo, considerando il gruppo Unipol più il gruppo FonSai il dato è di 930 milioni.
E se i risultati di Unipol, chiusi con una raccolta premi in calo del 2,5% nel ramo danni e in crescita dell’1,8% nel vita, con una redditività industriale in miglioramento (il combined ratio è sceso al 94,2%), sono stati definiti dall’ad Carlo Cimbri “positivi”, a chiusura di un piano industriale industriale 2010-2012 i cui target, come quello di 225 milioni sull’utile, sono stati “in alcuni casi” battuti, lo stesso non si può dire per Fondiaria.
L’ex compagnia dei Ligresti archivia il 2012 con una perdita netta di 799,6 milioni (contro un rosso di 1.034,6 milioni nel 2011). Il risultato – spiega una nota – è stato influenzato da pulizie in bilancio comunicate dopo un serrato confronto con la Consob. FonSai, nel dettaglio, ha deciso un rafforzamento delle riserve Sinistri rami danni degli esercizi precedenti per 808 milioni, rettifiche per 742 milioni e ha registrato inoltre un impatto per 86 milioni del fallimento delle holding Imco e Sinergia. Un andamento che per la controllante Premafin ha comportato un rosso di 882,2 milioni (-1,037,1 miliardi a fine 2011). FonSai, in particolare, ha effettuato svalutazioni su strumenti finanziari per complessivi 188 milioni che hanno riguardato per 46 milioni Mediobanca, per 40 milioni Alitalia, per 13 milioni Generali e per 89 milioni altri titoli.
Quanto alle tappe della fusione, se l’ostacolo degli azionisti di risparmio dovesse venire superato, resta quello dell’Ivass, l’ente che ha sostituito l’Isvap nella vigilanza sulle assicurazioni che nelle scorse settimane ha impresso uno stop all’iter. “E’ difficile fare previsioni sui tempi, noi ci siamo attrezzati come gruppo replicando le strutture apicali per gestire le aziende in maniera più possibile integrata a prescindere dagli aspetti di integrazione societaria”, ha detto Cimbri ricordano che “l’Ivass ci ha inviato una richiesta di nuova documentazione” e “ha chiesto anche i pareri di legge alle autorità estere dove il gruppo opera in libera prestazione di servizi”. Per quanto riguarda le richieste a Unipol, Cimbri ha spiegato che molte sono relative ai dati di bilancio 2012 “e per poter rispondere dovremo attendere la chiusura di tutte le attività di bilancio e l’assemblea del prossimo aprile: le autorità estere hanno 90 giorni di tempo per rispondere”. L’ad ha quindi evidenziato che “l’Ivass sta riprocessando con lo stesso iter, con la stessa tipologia e intensità di documentazione che l’Isvap aveva seguito in sede di approvazione” dell’acquisizione di Fonsai.
Buone notizie, apparentemente, sono invece arrivate per i dipendenti del gruppo con l’accordo sindacale sulle modalità della riorganizzazione legata alla fusione a quattro con le ex società dei Ligresti: niente licenziamenti collettivi e individuali, volontarietà per i trasferimenti di sede e per l’accesso al fondo di solidarietà e l’impegno alla specializzazione industriale delle sedi di Torino e Firenze. “Il confronto prosegue, non sarà certamente facile, ma le premesse lasciano ben sperare in un proficuo e concertativo percorso negoziale”, ha commentato il segretario nazionale della Uilca, Renato Pellegrini. Rispetto ai 2.200 esuberi inizialmente preventivati “l’accordo prevede la riduzione dell’organico gruppo per circa 2000 persone”, ha detto Cimbri, spiegando che 1.090 persone verranno cedute nell’ambito del programma di dismissioni (“è in fase avanzata”) mentre gli esuberi “veri” si ridurranno a 900 e per essi “si provvederà su base inizialmente volontaria”.
Economia & Lobby
Unipol torna a respirare grazie ai principi contabili e affila le armi con i soci
Con i vantaggi per le aggregazioni aziendali, il gruppo delle Coop rivede l'utile nonostante il rosso di Premafin-FonSai e paga 113 milioni di dividendi. Firmata la pace con i sindacati, mentre la vigilanza impone tempi lunghi per la fusione
Unipol affila le armi in vista dell’assemblea dei soci di risparmio A di Fondiaria Sai in calendario per il 26 marzo. Dopo aver raccolto i pareri dei professionisti Oreste Cagnasso, Enrico Laghi e dell’ex notaio del cosiddetto salotto buono, Piergaetano Marchetti, il gruppo assicurativo in un documento di 78 pagine pubblicato giovedì sera, respinge punto per punto le accuse formulate nelle scorse settimane dai soci di risparmio che ritengono lesi i propri diritti di partecipazione agli utili e si preparano a impugnare le delibere estive che, con il via alla ricapitalizzazione di FonSai, hanno posto le basi per l’integrazione con Unipol. Impugnazione che però, secondo i consulenti di Unipol, non sarebbe più possibile neanche se le contestazioni fossero fondate, in quanto sarebbero scaduti i termini di legge.
La replica è arrivata a valle di una lunga maratona di approvazione dei bilanci 2012 dell’ex galassia Ligresti e, quindi, del nuovo gruppo Unipol che ha chiuso l’esercizio con un utile netto di 441 milioni di euro (821 milioni di euro l’obiettivo per il 2015 dopo la fusione) di cui 241 milioni “stand alone”. Il risultato è stato raggiunto nonostante la perdita di 889 milioni dell’ex gruppo dei Ligresti, consolidato nel secondo semestre dell’anno, grazie a 1,089 miliardi di euro di beneficio derivante dall’applicazione del principio contabile Ifrs 3 che regola le aggregazioni aziendali.
Alla fine l’apporto di Fondiaria-Sai, pari a 200 milioni di euro a livello puramente contabile, è andato a sommarsi all’utile conseguito da Unipol, risultato che ha gettato le basi per il ritorno al dividendo della compagnia bolognese dopo due esercizi senza cedola. Ai soci andranno 0,15 euro per le azioni ordinarie e 0,17 euro per quelle di risparmio, per un monte dividendi di 113 milioni di euro. Una boccata d’ossigeno specialmente per le Coop che controllano Unipol e che hanno sostenuto l’aumento di capitale necessario per la conquista di FonSai.
Il margine di solvibilità del gruppo è pari a circa 1,6 volte i requisiti regolamentari, mentre l’excess capital è di 2,6 miliardi di euro. Tuttavia la raccolta assicurativa diretta del gruppo a livello pro-forma è di 16,8 miliardi in calo del 4,8% rispetto al 2011. Quanto al rafforzamento delle riserve sinistri Unipol Assicurazioni ha contabilizzato riserve per 154,2 milioni nel 2012 mentre a livello complessivo, considerando il gruppo Unipol più il gruppo FonSai il dato è di 930 milioni.
E se i risultati di Unipol, chiusi con una raccolta premi in calo del 2,5% nel ramo danni e in crescita dell’1,8% nel vita, con una redditività industriale in miglioramento (il combined ratio è sceso al 94,2%), sono stati definiti dall’ad Carlo Cimbri “positivi”, a chiusura di un piano industriale industriale 2010-2012 i cui target, come quello di 225 milioni sull’utile, sono stati “in alcuni casi” battuti, lo stesso non si può dire per Fondiaria.
L’ex compagnia dei Ligresti archivia il 2012 con una perdita netta di 799,6 milioni (contro un rosso di 1.034,6 milioni nel 2011). Il risultato – spiega una nota – è stato influenzato da pulizie in bilancio comunicate dopo un serrato confronto con la Consob. FonSai, nel dettaglio, ha deciso un rafforzamento delle riserve Sinistri rami danni degli esercizi precedenti per 808 milioni, rettifiche per 742 milioni e ha registrato inoltre un impatto per 86 milioni del fallimento delle holding Imco e Sinergia. Un andamento che per la controllante Premafin ha comportato un rosso di 882,2 milioni (-1,037,1 miliardi a fine 2011). FonSai, in particolare, ha effettuato svalutazioni su strumenti finanziari per complessivi 188 milioni che hanno riguardato per 46 milioni Mediobanca, per 40 milioni Alitalia, per 13 milioni Generali e per 89 milioni altri titoli.
Quanto alle tappe della fusione, se l’ostacolo degli azionisti di risparmio dovesse venire superato, resta quello dell’Ivass, l’ente che ha sostituito l’Isvap nella vigilanza sulle assicurazioni che nelle scorse settimane ha impresso uno stop all’iter. “E’ difficile fare previsioni sui tempi, noi ci siamo attrezzati come gruppo replicando le strutture apicali per gestire le aziende in maniera più possibile integrata a prescindere dagli aspetti di integrazione societaria”, ha detto Cimbri ricordano che “l’Ivass ci ha inviato una richiesta di nuova documentazione” e “ha chiesto anche i pareri di legge alle autorità estere dove il gruppo opera in libera prestazione di servizi”. Per quanto riguarda le richieste a Unipol, Cimbri ha spiegato che molte sono relative ai dati di bilancio 2012 “e per poter rispondere dovremo attendere la chiusura di tutte le attività di bilancio e l’assemblea del prossimo aprile: le autorità estere hanno 90 giorni di tempo per rispondere”. L’ad ha quindi evidenziato che “l’Ivass sta riprocessando con lo stesso iter, con la stessa tipologia e intensità di documentazione che l’Isvap aveva seguito in sede di approvazione” dell’acquisizione di Fonsai.
Buone notizie, apparentemente, sono invece arrivate per i dipendenti del gruppo con l’accordo sindacale sulle modalità della riorganizzazione legata alla fusione a quattro con le ex società dei Ligresti: niente licenziamenti collettivi e individuali, volontarietà per i trasferimenti di sede e per l’accesso al fondo di solidarietà e l’impegno alla specializzazione industriale delle sedi di Torino e Firenze. “Il confronto prosegue, non sarà certamente facile, ma le premesse lasciano ben sperare in un proficuo e concertativo percorso negoziale”, ha commentato il segretario nazionale della Uilca, Renato Pellegrini. Rispetto ai 2.200 esuberi inizialmente preventivati “l’accordo prevede la riduzione dell’organico gruppo per circa 2000 persone”, ha detto Cimbri, spiegando che 1.090 persone verranno cedute nell’ambito del programma di dismissioni (“è in fase avanzata”) mentre gli esuberi “veri” si ridurranno a 900 e per essi “si provvederà su base inizialmente volontaria”.
Articolo Precedente
Banche, Ue blocca i bonus d’oro. Stop al raddoppio dello stipendio
Articolo Successivo
La Germania trema per Cipro, ma le sue banche hanno già fatto pulizia di Piigs
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca
Neonata rapita a Cosenza – L’allarme, i posti di blocco e il ritrovamento. La madre: “Siamo morti e risorti”. I due rapitori festeggiavano
Zonaeuro
Trump minaccia l’Ue con i dazi e von der Leyen corre ai ripari: rinforzare le relazioni e il commercio con Cina e India. Così l’Italia potrebbe uscirne penalizzata
Ambiente & Veleni
Il protezionismo fossile di Trump stravolge gli equilibri mondiali: il nuovo conflitto Usa-Cina. L’altra mossa: le sue mani sullo Stato federale
(Adnkronos) - "Il Governo Meloni -ha affermato Marco Grimaldi, vicecapogruppo di AVS- viola un mandato della Corte e si macchia di collaborazionismo. L’ammissione è poi arrivata: figura troppo importante per Tripoli e per Washington. La verità è che il Governo libico vi avrà intimato di liberarlo. Forse non ne ha neanche avuto bisogno. Vergognatevi".
"Il Governo -ha chiesto Benedetto Della Vedova, di Più Europa- chiarisca immediatamente chi ha assicurato al generale Almasri di poter venire indisturbato in Italia nonostante il mandato di cattura della Corte penale internazionale: con quali coperture è entrato nel nostro Paese? Con il permesso di chi, con quali guarentigie?"
"In Libia -ha sottolineato Paolo Ciani, del Pd- esistono veri e propri 'lager', come li ha definiti Papa Francesco, e la persona liberata ieri è ritenuta uno dei principali responsabili degli orrori che vi si compiono. È indispensabile comprendere per quale motivo Almasri fosse in Italia e, soprattutto, perché sia stato rimesso in libertà con tale urgenza, nonostante i mandati di cattura internazionale. Questa decisione, che rappresenta una violazione degli impegni assunti dal nostro Paese nei confronti della Corte penale internazionale, appare come il risultato di una scelta politica sulla quale è indispensabile garantire piena trasparenza. Il Governo ha il dovere di fornire spiegazioni chiare e dettagliate per ristabilire la credibilità dell’azione dello Stato e riaffermare l’impegno dell’Italia verso la giustizia internazionale”.
Messina, 22 gen. (Adnkronos) - "E’ un percorso straordinario quello del professore e poi Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un uomo che ha portato avanti un impegno infaticabile l’esaltazione dei valori democratici e le promozione del bene comune”. Così, la rettrice dell'Università di Messina Giovanna Spatari a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico. A breve è atteso l'arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Quando un presidente della Repubblica fa visita ad un ateneo questo rappresenta il legame delle istituzioni al mondo della Cultura che poi è un volano di crescita economica e sociale per il territorio- dice la rettrice- Direi che Messina nello spirito della Conferenza di Messina è sempre più punto di riferimento nell’Area Euro Mediterranea come testimoniato dalla presenza di molti giovani che decidono di frequentare questo Ateneo. Intanto per il prossimo anno l’Università consolida con oltre 25 mila studenti la sua posizione. Quest’anno sono stati aperti nuovi corsi di laurea alcuni dei quali in lingua inglese ci sforzeremo di ampliare l’offerta formativa sempre con uno sguardo al territorio. Agli studenti auguro che siano artifici di un cambiamento e che siano capaci di trovare risposte per costruire il loro futuro”.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - “Per invertire la china del declino americano Trump cambierà la declinazione dell’America First: altro che isolazionismo, avrà un rinnovato protagonismo sullo scenario internazionale che farà bene a tutto l’Occidente”. Così Stefania Craxi, presidente della commissione Esteri e Difesa del Senato, commenta con Bee Magazine, giornale online del gruppo The Skill, il discorso di insediamento del secondo mandato di Donald Trump.
A preoccuparla “l’inconsistenza europea, la dilagante corrente di pensiero per cui dovremmo coltivare il rapporto atlantico a seconda delle Amministrazioni. Un approccio sbagliato, che può danneggiare l’Europa. Servono più pragmatismo e molta meno retorica e ideologia”.
Quanto ai dazi "l’Italia non ha nulla da temere, anche in passato Trump ha già dimostrato un’attenzione speciale per il nostro Paese. Ci sono le condizioni per soluzioni win-win. Piuttosto, penso che l’Unione e gli Stati membri dovrebbero porre a loro volta il tema del riequilibrio della bilancia commerciale a realtà come la Cina. Trump farà uno sforzo per far cessare i conflitti principali ma la vera sfida è creare le basi per un nuovo ordine internazionale”.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "La premier Meloni deve venire urgentemente" in Aula "a riferire" sulla vicenda che ha coinvolto Njeem Osama Elmasry, noto come Almasri. Lo hanno chiesto tutte le opposizioni (AVS, Pd, Più Europa, Italia viva, M5S e Azione) alla Camera, prima delle comunicazioni alla Camera del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sull'invio delle armi all'Ucraina.
Dortmund, 22 gen. (Adnkronos) - Il Borussia Dortmund e Nuri Sahin si separano. Il club tedesco "ha esonerato il suo allenatore dopo la deludente sconfitta per 1-2 in Champions League martedì sera in casa del Bologna". Lars Ricken, amministratore delegato sportivo del BVB, ha sottolineato: “Apprezziamo molto Nuri Sahin e il suo lavoro, volevamo una lunga collaborazione e speravamo fino alla fine di raggiungere insieme una svolta. Dopo quattro sconfitte di fila, dovute a una sola vittoria nelle ultime nove partite e poiché attualmente siamo decimi nella classifica della Bundesliga, purtroppo abbiamo perso la fiducia nella possibilità di raggiungere i nostri obiettivi sportivi nell'attuale stagione. Questa decisione mi fa male anche a livello personale, ma non era più evitabile dopo la partita di Bologna”.
“Purtroppo in questo momento non siamo riusciti a rendere giustizia alle ambizioni sportive del Borussia Dortmund in questa stagione. Auguro il meglio a questo club speciale”, afferma Nuri Sahin. Il Borussia Dortmund informerà tempestivamente chi andrà in panchina sabato prossimo nella Bundesliga contro l'SV Werder Bremen.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - “Un rinvio a giudizio non vuol dire nulla. Aspettiamo che la giustizia si esprima. L’ho detto per nemici storici politici, continuo a dirlo a tutti, uno è innocente sino al terzo grado di giudizio. Lo dico anche per Daniela Santanchè”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ai microfoni di 'Agorà' su Raitre.
Messina, 22 gen. (Adnkronos) - C'è attesa a Messina per l'arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che oggi parteciperà all'inaugurazione dell'anno accademico e nelll'ambito della cerimonia gli sarà conferito dalla rettrice Giovanna Spatari, il Dottorato honoris causa in “Scienze delle pubbliche amministrazioni”. Dopo l’intervento della rettrice, interverrà il rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Domenico Quartarone, a cui farà seguito l'intervento della rappresentante degli studenti, Chiara Furlan. Nel corso del conferimento del Dottorato honoris causa, la “laudatio” sarà affidata al presidente emerito della Corte Costituzionale, il prof. Gaetano Silvestri, mentre la motivazione del conferimento sarà enunciata dalla professoressa Daniela Novarese, ordinaria di Storia delle Istituzioni politiche. Successivamente, il presidente Mattarella terrà la sua “lectio doctoralis”. L’inaugurazione dell’Anno Accademico è stata inserita in un programma articolato, intitolato “Messina Europa, 1955-2025”. La presenza del Capo dello Stato – afferma la rettrice Giovanna Spatari "è anche lo spunto per un momento di approfondimento, confronto e riflessione, all’interno di una tre giorni iniziata lo scorso 20 gennaio".