Il Fatto del lunedì: immigrati, la grande fuga dall’Italia

"Le badanti? Fatele voi". "I pomodori? Raccoglieteveli da soli". La grande fuga degli immigrati dall’Italia in crisi: non siamo più LAMERICA… E poi l’incubo di Grillo che torna dal passato: l’Uomo Qualunque mangiato dai partiti

Immigrati, la grande fuga

Toccherà a noi fare le badanti, perché gli immigrati disposti a passare giorni, mesi, anni ad assistere i nostri anziani sono in calo continuo. L’Italia non è più LAMERICA. Poco lavoro, tanta crisi, un Paese che non li ha mai davvero accolti. Reportage che tra gli immigrati se ne vanno: tornano a casa, cercano nazioni più ricche e ospitali. E ci lasciano un Paese più vecchio. Secondo l’Istat, in due anni se ne sono già andati in 800mila. Se ne vanno dall’Emilia Romagna flagellata dal terremoto, da Rosarno dove vengono pagati 20 euro al giorno per raccogliere frutta dal mattino alla sera. La fuga è cominciata, ma non sempre è facile andarsene: decine di migliaia di stranieri hanno comprato casa in Italia e adesso non trovano a chi rivenderla. Per non dire dei contributi versati allo Stato italiano che ora se li vuole tenere. Addio pensione.

L’incubo di Grillo: i partiti si mangiano l’uomo qualunque 

Arrivare in Parlamento, nel tempio della politica italiana. Era la grande sfida del Movimento Cinque Stelle. Ma ecco subito le prime insidie, le divisioni. Mentre alleanze e amicizie nate nel mondo virtuale rischiano di andare in pezzi in quello molto, troppo reale della politica.

E per Grillo si propone l’incubo dell’Uomo Qualunque, il partito nato dalla protesta per niente qualunquista di Guglielmo Giannini. Erano gli anni Quaranta. Sembrava di poter cambiare la storia del Paese, ma arrivato in parlamento l’Uomo Qualunque cedette alle lusinghe della Dc, si divise. E finì divorato dalla politica.

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