Politica

Ineleggibilità Berlusconi, in piazza la manifestazione per difendere la Carta

I cittadini convocati da Micromega si ritrovano a Roma per chiedere l'applicazione della legge 361 del 1957 e la difesa dei principi di giustizia e libertà contenuti nella Costituzione

“Una manifestazione lunare visto che sono stato eletto sei volte”. Così Silvio Berlusconi definisce l’incontro che si è tenuto a Roma in una piazza Santi Apostoli gremita per chiedere al nuovo governo di votare l’ineleggibilità dell’ex presidente del Consiglio in nome della legge 361 del 1957. Il Cavaliere va all’attacco dalle 16 parlando dal palco di piazza del Popolo “contro l’oppressione fiscale, burocratica e giudiziaria”. L’appuntamento di Micromega, invece, in difesa dei principi di “giustizia e libertà” contenuti nella Costituzione, è alle 17: “Si tratta di una mobilitazione necessaria – dice il direttore della rivista Paolo Flores D’Arcais – perché mefitici venti di inciucio ricominciano a spirare, in nome di una ‘responsabilità nazionale’ che finirebbe per gettare l’Italia nel baratro, visto che dovrebbe realizzarsi con un governo appoggiato congiuntamente da Pd e Pdl“.

Quanto all’ipotesi di un esecutivo Pd-Pdl aggiunge che “questo ‘governissimo’ del Presidente altro non è che l’’inciucissimo’ che ridurrebbe a macerie quel poco che è ancora rimasto in piedi nella vita sociale, culturale, morale del paese”. L’incontro a piazza Santi Apostoli, poi, è segno che “la battaglia per Berlusconi ineleggibile si può vincere” e non si tratta “solo di un momento di testimonianza etica per la legalità. Perché il M5S ha dichiarato che ne farà una battaglia cruciale in Parlamento e perché il capogruppo al Senato del Pd, Luigi Zanda, non solo ha firmato l’appello di MicroMega ma ha regalato alla manifestazione, con un gesto simbolico il cui senso non può sfuggire a nessuno, cento copie della Costituzione. Più saremo, e più forte sarà l’argine contro le tentazioni dell’inciucio”.

Sul palco, costituito dal pianale di un camion, c’è Moni Ovadia che ha parlato di Berlusconi come “di un Re Sole che non è un avversario politico perché è pieno di privilegi”. Secondo l’attore, la presenza del Cavaliere in politica “è una patologia che si protrae da venti anni ma non per questo ciò significa che è meno grave”. A suo avviso, in questa situazione, “non c’è bisogno di un governo qualunque: da poco c’è stata l’esperienza di Mario Monti che ci ha portato dalla recessione alla depressione”. Tra gli altri sono presenti Furio Colombo, Giuseppe Giulietti, il blogger del Popolo viola Gianfranco Mascia che è tra gli organizzatori dell’iniziativa, Vincenzo Vita e Antonio Ingroia. Il leader di ‘Rivoluzione Civile’ crede che da piazza Santi Apostoli “si può iniziare a ripristinare la legalità, rimettendo la Costituzione in alto e non schiacciata sotto i piedi”. “Berlusconi – ha proseguito – è la strozzatura che impedisce la democrazia completa nel Paese”. Con riferimento alla battuta che il Cavaliere gli ha riservato dalla manifestazione di piazza del Popolo (“Ingroia? In Val D’Aosta indagherà sugli stambecchi”, ha detto), il magistrato ha replicato che l’ex premier “non si libererà così facilmente dalle inchieste della magistratura”. Molti dei manifestanti avevano la Costituzione in mano. Ci sono anche piccoli gruppi di attivisti 5 Stelle, provenienti da diverse città.

Ai microfondi di SkyTg24, Flores d’Arcais ha commentato: ”Questa volta c’è un Parlamento con la giunta delle elezioni e con il M5S si possono cambiare le cose. Se il Pd sceglierà al legge piuttosto che l’inciucio, Berlusconi uscirà dal Parlamento. Se una legge è stata stuprata per 19 anni in Parlamento non è giusto continuare a stuprarla. Senza Berlusconi cambierebbe la situazione politica italiana e dovrebbe nascere una destra civile e non una basata sulla potenza finanziaria e mediatica incompatibile con al democrazia”. E riferito a piazza del Popolo piena, d’Arcais ha commentato: “Anche Hitler riempiva le piazze”.

Ma la manifestazione non si è tenuta solo a Roma e a Milano in Piazza Cairoli c’erano 300 persone. Personaggi della società civile e della politica milanese si sono ritrovati per leggere articoli della Costituzione in uno degli appuntamenti cosiddetti “francescani” anche a Palermo, Roma e Genova. Numerosi i cartelli esposti, dedicati soprattutto al leader del Pdl: “Berlusconi sei impresentabile per la politica, non per il tribunale”, “Art.1 Berlusca fatti processare”, “Berlusconi legittimo impedimento? Sì, a governare”. Numerose le persone che hanno preso la parola durante le due ore della manifestazione “auto organizzata” da semplici cittadini “per il rispetto della legge e dunque l’estromissione definitiva di Berlusconi dal Parlamento”.