“Nel dibattito italiano c’è tanta aria fritta. La legge 361 del 1957 parla genericamente di alcune concessioni“. Così Francesco Boccia stronca l’appello di Micromega e di Paolo Flores D’Arcais affinchè venga applicata la legge 361 del 1957 per stabilire l’ineleggibilità di Silvio Berlusconi in quanto beneficiario di una concessione statale. Ospite di “In Onda”, su La7, il deputato Pd precisa di avere rispetto per ogni manifestazione di piazza, inclusa quella organizzata dal Pdl sabato scorso, e si dichiara più possibilista circa il conflitto d’interessi. “Io penso che vada regolato in maniera chiara” – dichiara il politico, incalzato da Luca Telese – “penso che lo stesso Silvio Berlusconi voglia chiarirlo una volta per tutte. Va votato, però, in modo unanime”. E aggiunge: “Non voterei mai una legge personalizzata, ma una legge che regoli il conflitto d’interessi per tutti i cittadini e non solo per Berlusconi

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