Dopo i Brangelina, i Biancusconi. O i Berlufiore: è lei, la biondissima amazzone berlusconiana Michaela Biancofiore a suggerire la crasi che meglio racconta il suo amore per il Cavaliere, “ignaro, dolce filo conduttore” della sua vita. E lo fa in un’autobiografia in cerca di editore, “Il cuore oltre gli ostacoli. Nel sogno di Silvio”. È la storia di una “cenerentola in politica” che ripercorre in 265 pagine glorie e traumi degli ultimi 40 anni, a partire dal primissimo: “Avevo il cordone ombelicale intorno al collo per le capriole che facevo nel povero utero di mia mamma Giovanna. Insomma mi stavo autostrozzando!”. Il difficile rapporto con la sorella: “Ricordo benissimo il mio piedino rivestito di un calzino di pizzo san gallo ricamato con rosellina decorativa immerso nel water nel quale mi voleva gettare!”. La visione di sé: “Io, novella Lady Oscar e un po’ Giovanna d’Arco”.
I vari segni del destino, a partire dall’onomastico, il 29 settembre, giorno della nascita del Capo. O il cartone che ha cambiato la sua vita: “Candy Candy”, storia di una bambina candida come un bianco fiore, che guarda caso andava in onda nelle televisioni di B. Proprio come la sua soap opera preferita, “Sentieri”. E come il settimanale che si leggeva in famiglia: Tv sorrisi e canzoni. Tutto “casualmente appartenente sempre a Berlusconi”. Ma sopra ogni cosa, l’amore. Quello per la politica, certo. Tra delusioni (“Non so quante lacrime ho pianto ma penso di esser-mi davvero prosciugata”) e pura felicità (“Solo davanti allo sgorgare di una vistosa goccia di sangue, capii che era tutto vero”: l’amazzone sarebbe diventata onorevole, B. la voleva a Roma. E le regalò un anello di Damiani, in brillanti, che “io porto alla mano destra, senza mai toglierlo. Perché in fondo sono fidanzata con lui, da sempre”. Politicamente, s’intende: “Sono una kamikaze imbottita di tritolo berlusconiano puro”.
E cos’è il berlusconismo? “Quell’impercettibile dolce incoscienza che ci fa lanciare appunto, il cuore oltre ogni ostacolo”. Ma soprattutto le tormentate relazioni con gli uomini. A partire da Flavio. Passione non consumata, però: “Avevo il gap dell’amore dopo il matrimonio, che lì stava però miseramente cedendo davanti alla forza virulenta dell’amore”, solo che “Flavio al momento di fare l’amore mi respinse”. Ma la colpa non era della sensuale Michaela: Flavio “mi raccontò di non essere mai riuscito a fare l’amore con una donna, che non poteva farlo”.
E poi arrivò Franco, “l’amore finalmente”. Frattini il “genietto” e “io, un po’ buffa, un po’ enfant prodige, un po’ tardona, molto affettuosa e avvolgente”. Caratteristiche “tragiche” nell’arte della conquista, spiega lei parafrasando Rita Hayworth: “Si innamorano dell’amazzone e fuggono quando scoprono la dolcezza della micetta che gli può arrivare al cuore. Mentre la mia vita era sconvolta dal ciclone Franco”. L’ex ministro divenne una parte di lei: “Era bello, giovane, raffinato, elegante, colto, anzi coltissimo. Gli mancava quel passetto in più, un po’ di berlusconite”. Al di sopra di tutto la disperata ricerca del Cavaliere: “Giravo come una trottola intorno a Silvio ma non riuscivo mai ad arrivare all’epicentro del ciclone. Sembravo posseduta”. Finché giunse “il giorno in cui la mia vita è sbocciata nella sua fantastica peculiarità”: il 22 novembre 2003, a Macherio, lo incontra. “Fu un’esplosione nel cuore, un marchio a fuoco nella pelle”. Silvio venne. E io entrai nel suo cuore.
da Il Fatto Quotidiano del 24 marzo 2013
Politica
Pdl, Biancofiore e l’autobiografia “nel sogno di Silvio”
La deputata berlusconiana è in cerca di un editore per il libro che ripercorre in 265 pagine glorie e traumi della sua vita, dal difficile rapporto con la sorella all'anello di Damiani ricevuto dal Cavaliere, che porta "alla mano destra, senza mai toglierlo. Perché in fondo sono fidanzata con lui, da sempre”
Dopo i Brangelina, i Biancusconi. O i Berlufiore: è lei, la biondissima amazzone berlusconiana Michaela Biancofiore a suggerire la crasi che meglio racconta il suo amore per il Cavaliere, “ignaro, dolce filo conduttore” della sua vita. E lo fa in un’autobiografia in cerca di editore, “Il cuore oltre gli ostacoli. Nel sogno di Silvio”. È la storia di una “cenerentola in politica” che ripercorre in 265 pagine glorie e traumi degli ultimi 40 anni, a partire dal primissimo: “Avevo il cordone ombelicale intorno al collo per le capriole che facevo nel povero utero di mia mamma Giovanna. Insomma mi stavo autostrozzando!”. Il difficile rapporto con la sorella: “Ricordo benissimo il mio piedino rivestito di un calzino di pizzo san gallo ricamato con rosellina decorativa immerso nel water nel quale mi voleva gettare!”. La visione di sé: “Io, novella Lady Oscar e un po’ Giovanna d’Arco”.
I vari segni del destino, a partire dall’onomastico, il 29 settembre, giorno della nascita del Capo. O il cartone che ha cambiato la sua vita: “Candy Candy”, storia di una bambina candida come un bianco fiore, che guarda caso andava in onda nelle televisioni di B. Proprio come la sua soap opera preferita, “Sentieri”. E come il settimanale che si leggeva in famiglia: Tv sorrisi e canzoni. Tutto “casualmente appartenente sempre a Berlusconi”. Ma sopra ogni cosa, l’amore. Quello per la politica, certo. Tra delusioni (“Non so quante lacrime ho pianto ma penso di esser-mi davvero prosciugata”) e pura felicità (“Solo davanti allo sgorgare di una vistosa goccia di sangue, capii che era tutto vero”: l’amazzone sarebbe diventata onorevole, B. la voleva a Roma. E le regalò un anello di Damiani, in brillanti, che “io porto alla mano destra, senza mai toglierlo. Perché in fondo sono fidanzata con lui, da sempre”. Politicamente, s’intende: “Sono una kamikaze imbottita di tritolo berlusconiano puro”.
E cos’è il berlusconismo? “Quell’impercettibile dolce incoscienza che ci fa lanciare appunto, il cuore oltre ogni ostacolo”. Ma soprattutto le tormentate relazioni con gli uomini. A partire da Flavio. Passione non consumata, però: “Avevo il gap dell’amore dopo il matrimonio, che lì stava però miseramente cedendo davanti alla forza virulenta dell’amore”, solo che “Flavio al momento di fare l’amore mi respinse”. Ma la colpa non era della sensuale Michaela: Flavio “mi raccontò di non essere mai riuscito a fare l’amore con una donna, che non poteva farlo”.
E poi arrivò Franco, “l’amore finalmente”. Frattini il “genietto” e “io, un po’ buffa, un po’ enfant prodige, un po’ tardona, molto affettuosa e avvolgente”. Caratteristiche “tragiche” nell’arte della conquista, spiega lei parafrasando Rita Hayworth: “Si innamorano dell’amazzone e fuggono quando scoprono la dolcezza della micetta che gli può arrivare al cuore. Mentre la mia vita era sconvolta dal ciclone Franco”. L’ex ministro divenne una parte di lei: “Era bello, giovane, raffinato, elegante, colto, anzi coltissimo. Gli mancava quel passetto in più, un po’ di berlusconite”. Al di sopra di tutto la disperata ricerca del Cavaliere: “Giravo come una trottola intorno a Silvio ma non riuscivo mai ad arrivare all’epicentro del ciclone. Sembravo posseduta”. Finché giunse “il giorno in cui la mia vita è sbocciata nella sua fantastica peculiarità”: il 22 novembre 2003, a Macherio, lo incontra. “Fu un’esplosione nel cuore, un marchio a fuoco nella pelle”. Silvio venne. E io entrai nel suo cuore.
da Il Fatto Quotidiano del 24 marzo 2013
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Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".