La norma approvata oggi dall’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna che vieta di tenere i cani alla catena, prevede anche, per la prima volta in Italia, di costruire le condizioni per l’accessibilità degli animali da affezione in strutture di cura per visitare il paziente loro proprietario. Insomma sarà legale la cosiddetta ‘pet therapy‘, con l’uso degli animali in affiancamento alle terapie di medicina tradizionale.
“Viene migliorata ulteriormente una normativa che è già all’avanguardia a livello nazionale nella tutela del benessere degli animali” ha commentato l’assessore alle politiche per la Salute della Regione Carlo Lusenti, ricordando che “la presenza dell’animale agisce direttamente sul benessere fisico e psichico della persona malata”.
“E’ questa una opportunità di portare sollievo, soprattutto nei casi di lungodegenza o nelle fasi più avanzate della malattia” ha aggiunto l’assessore, rimarcando che “non ci sono altre esperienze regolamentate in Italia, se non iniziative sporadiche introdotte in alcuni reparti o in alcune strutture”. In questo senso, ha concluso “l’iniziativa della Regione Emilia-Romagna e’ una assoluta novità”. Entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge, la giunta regionale approverà un provvedimento che disciplina l’accesso degli animali nelle strutture di cura.
“Con la nuova legge”, spiega Andrea Defranceschi, consigliere del Movimento 5 Stelle e relatore del testo, “si darà nuovo impulso alla pet-therapy o zoo terapia” e si potranno aprire le strutture sanitarie pubbliche e private, attraverso un apposito disciplinare, agli animali da affezione”.