Franco Maccari interviene a Radio Città del Capo: "Saremmo rimasti lì un'ora e stavamo per finire. Al convegno per parlare di solidarietà agli agenti condannati avevamo invitato anche Patrizia Moretti. Tagliani? Se ci ha detto quelle cose è in malafede e squallido"
“Il sindaco Tiziano Tagliani è in malafede e se ha detto davvero questo è una persona squallida. Noi non sapevamo nemmeno che Patrizia Moretti lavorasse in Comune”, interviene a Radio Città del Capo, il segretario generale del Coisp, Franco Maccari, “E’ un mese che giriamo con il nostro camper e avevamo programmato il convengo di oggi a cui era stata invitata anche la madre di Aldrovandi. Siamo rimasti lì un’ora come richiesto. Dire che era inopportuno stare lì dopo averci dato l’autorizzazione vuol dire essere in malafede. Bastavano dieci minuti e finivamo. Siamo stati lì un’ora senza volantini, megafoni, striscioni… no gli striscioni sì”.
Il giornalista Rcdc incalza chiedendo se era un presidio con solidarietà coi colleghi condannati: “Parliamo di solidarietà a persone condannate per omicidio colposo. Come se lei andasse fuori e prendesse sotto uno con la macchina senza volerlo. Rispettiamo la sentenza, ma in Italia nessuno è mai andato in galera per omicidio colposo, e soprattutto per meno di un anno di condanna e con lo svuota carceri in galera non ci va nessuno. Possiamo dirlo o è lesa maestà?”
“Noi difendiamo la gente e la salviamo”, continua arrabbiato Maccari, “Quali strumenti ci forniscono se non la pistole e le mani per drogati, malati di mente, alcolizzati? Abbiamo a che fare con persone che non si vedono tra le elites. Qui è stato commesso un errore, già giudicato dalla magistratura e non dai partiti o dai giornali. Ora dopo tutti gradi giudizio, non c’è più niente da dire. Noi poliziotti stanotte abbiamo salvato quattro neonati cianotici e per una cosa negativa e riprovevole se ne parla per otto anni? Noi non abbiamo mai censurato la madre Aldrovandi, lei può dire quello che vuole, soffre e soffre ancora per quello che è successo, quattro poliziotti hanno sbagliato e il giudice ha deciso la loro pena, ma per parlare pacatamente il sindacato è a disposizione. E’ un diritto anche parlarne, no?”