La capogruppo alla Camera è stata criticata dai colleghi e dai militanti dopo il suo discorso in aula di lunedì pomeriggio, per i contenuti e perché non ha tenuto in considerazione i loro emendamenti e quelli che provenivano dalla rete. Attacchi anche sul sito del leader 5 Stelle per il suo video sui debiti della pa verso le imprese. Gli utenti: "Povera Italia"
“Il discorso che doveva fare il Movimento 5 Stelle lo ha fatto Brunetta“. “Certo che farsi sverniciare da Brunetta è un bell’affronto”. I militanti 5 Stelle commentano su una pagina facebook dedicata ai temi economici del Movimento il discorso che la capogruppo Roberta Lombardi ha pronunciato lunedì alla Camera. Troppo “europeista”, “senza senso” e “in politichese”. L’ex ministro, al contrario, ha incalzato Monti sui fallimenti del suo governo e del Consiglio europeo e sull’assenza del patto per la crescita. Oltre al contenuto, a fare scoppiare le polemiche sono gli emendamenti dei colleghi e della rete che non sono stati presi in considerazione dalla capogruppo. “Ragazzi, vi devo informare di una cosa gravissima che sono autorizzato a riportare in anteprima – scrive Matteo Corsini sulla pagina Economia 5 Stelle – La Lombardi ha fatto il discorso che ha voluto lei e non quello preparato da Laura (Castelli, ndr, parlamentare piemontese) con i pezzi di economia 5 stelle, andando palesemente contro a quanto deliberato dall’assemblea degli eletti di Roma. Ora le chiederanno le dimissioni. Richiesta che appoggio e rincaro”. Ma in difesa della deputata interviene Laura Castelli: “Il discorso era stato fatto dal gruppo – dice -. Lei non aveva capito e si è scusata col gruppo. Ho ritenuto opportuno postare cmq il discorso essendo stato costruito in rete con suggerimenti del gruppo Economia5Stelle”.
Il malumore per il discorso deciso in autonomia da Lombardi, però, non si fa solo sentire in rete e, come spiega Repubblica, crea dissidi all’interno del gruppo. “Vi rendete conto? Dovevamo parlare di Cipro, della crisi economica peggiore di tutti i tempi, e lei si è presentata con l’equivalente di una brutta tesi di laurea triennale. E poi chi l’ha scritta? I suoi aiutanti? E noi dovremo farci dettare la linea politica da qualcuno che neanche conosciamo?”. Al centro l’esclusione degli emendamenti concordati, anche se quella è la “procedura” che normalmente i 5 Stelle hanno deciso di seguire. Come ha fatto, ad esempio, anche Alessandro Di Battista che è intervenuto sui marò dopo avere preparato il discorso insieme ad altri colleghi. Ma Lombardi ha preferito procedere senza il confronto. Dopo il suo intervento è stata convocata una “riunione urgente” tra i deputati: alcuni ne hanno chiesto le dimissioni e altri hanno sottolineato che “non è in grado di lavorare in gruppo. Non sa gestire le persone”. Adriano Zaccagnini ha dichiarato che ”siamo uniti. Massima fiducia nel lavoro di Roberta”, ma che “ciò non toglie che all’interno delle nostre assemblee ci sia un dibattito aperto ed emergano punti di vista differenti a seconda delle situazioni”. La Lombardi si è giustificata: non aveva capito, ha detto ai colleghi, che volessero cambiare tutto e domanda loro se, “con tutte le cose da fare”, quella fosse una priorità. La risposta è sì.
Alla bagarre del discorso si aggiunge poi la gaffe su quella che secondo lei è la “porcata di fine legislatura” ovvero la commissione speciale per i debiti con la pubblica amministrazione perché “parte dei soldi verranno restituite alle banche e non alle imprese”. Sul tema, Lombardi ha pubblicato una video-relazione sul blog di Beppe Grillo, ma ignora che si tratta di una procedura obbligata visto che, proprio a causa di quei crediti, le imprese hanno contratto debiti con le banche. Se la capogruppo non conosce questo aspetto, a ricordarglielo ci pensano gli utenti che commentano il post: “E’ la normale attività imprenditoriale non certo regalie. La domanda è se la Lombardi non lo sa questo (e sarebbe grave) o lo sa (ancora più grave)”, dice Fabrizio e Mirco aggiunge: “In un contraddittorio sarebbe stata sbugiardata dal primo sfigato presente in studio, ecco perchè non lo faranno mai”. E Franceschiello riassume il pensiero di tanti altri utenti: “Se una impresa ha ceduto i suoi crediti verso una amministrazione pubblica ad una banca ora sta pagando gli interessi. Quindi se i soldi vanno alla banca non pagherà più gli interessi e ha chiuso l’anticipo fattura. Ne avete mai sentito parlare? Povera Italia”.