Giuseppe Uva è morto il 14 giugno 2008 dopo aver passato una notte nella caserma dei carabinieri di Varese. Lucia Uva ieri ha ricevuto un avviso di garanzia e dunque è  indagata per diffamazione. Oggi scrive un appello,  chiede di essere aiutata,  cercando di spiegare  cosa sta vivendo. ER

Il fascicolo 5509/09 Rgnr è stato aperto dal Procuratore capo di Varese dott. Grigo, su mia denuncia sui fatti avvenuti all’interno della caserma dei Carabinieri di Varese e che hanno portato a morte mio fratello.

Più di un anno fa il Tribunale di Varese ha ordinato al Pm di indagare sui fatti.

Il pm dott. Agostino Abate ha dichiarato, nell’atto di appello contro la sentenza del Tribunale di Varese, che non lo avrebbe mai fatto.

Ora per paura che il Procuratore generale di Milano gli porti via l’inchiesta, usa proprio quel fascicolo per processare me per diffamazione.

Il pm Abate fa giochi di prestigio giudiziario sulla pelle di mio fratello.

Io voglio patteggiare subito, in modo che quel fascicolo aperto per una morte di un uomo che chiede giustizia si chiuda con la diffamazione commessa dalla sorella.

Chiedo aiuto a tutti i cittadini italiani che vogliono bene a mio fratello affinché chiedano al Procuratore generale presso la Corte di cassazione di fermare questo scempio, di impedire al pm Abate di farsi gioco della giustizia.

Grazie,

Lucia Uva

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