Si è scomodata addirittura la Storia, quella con la S maiuscola, almeno via etere: lo scorso 20 marzo il canale digitale tematico Rai Storia ha infatti dedicato uno speciale a Eros Ramazzotti. Titolo: Eros e basta! La storia di Eros Ramazzotti.
Un omaggio sontuoso per celebrare il successo mondiale dell’ultimo album, Noi, e del Noi World Tour, che mercoledì 3 aprile toccherà Bologna (Unipol Arena di Casalecchio, ore 21) prima di proseguire in Europa, a Monaco, Praga e Vienna. Dalla periferia romana ai palcoscenici di tutto il mondo (nel 2008 si esibì addirittura a Khanty-Mansiysk, una cittadina della Steppa siberiana, 4mila chilometri da Mosca e 300 dal più vicino centro abitato) sono passati quasi trent’anni da quando, giovanissimo borgataro schivo e riccioluto, Eros trionfava sul palcoscenico di Sanremo Giovani- allora si chiamavano Giovani Proposte- con Terra promessa, che cantava disagi e sogni di una fetta della sua generazione, quella dell’autoradio sotto al braccio e del mito americano che arrivava nei pantaloni attillati di Tony Manero.
Fine di un’epoca e inizio di un’altra, tutta individualismo e slancio rampante, confusa e contraddittoria, che Ramazzotti ha attraversato indenne, fedele al suo stile pop e melodico e alle infinite variazioni sul temma dell’amore che gli hanno fruttato qualcosa come 60 milioni di dischi venduti in giro per il globo terracqueo. Una vera e propria macchina sforna hits, costantemente alimentata pure dalla curiosità morbosa sulla sua vita privata, dal matrimonio con Michelle Hunziker alla nascita della figlia Aurora, passando poi per la rottura della fiaba, il divorzio, le successive voci-riavvicinamento sì, riavvicinamento no- e la recente relazione con una avvenente e semi-sconosciuta fanciulla di quasi trent’anni più giovane, da cui ha avuto un’altra figlia.
Oggi che entrambi sono felicemente accasati con altri partner, la stampa rosa continua ad alimentarsi del mito del matrimonio perfetto infranto ma in fondo mai sciolto del tutto, uno dei divorzi più prolifici almeno in termini di marketing e attenzione mediatica sui due. Ma tant’è. Alla vigilia dei 50 anni (che compirà il prossimo 28 ottobre) Eros si gode il suo successo come uno dei cantanti di maggior successo nel panorama della musica leggera italiana, uno dei nostri orgogli nel mondo, tanto per intenderci. Con sold out ovunque, premi a valanga, duetti con Tina Turner, Cher e Luciano Pavarotti, collaborazioni con Santana e Steve Vai, videoclip girati da Spike Lee. Con buona pace di chi storce il naso di fronte all’eterno trionfo dell’italico pop tutto sentimento e struggimento. Potremmo consolarci con Saba, pensando che ci incantò la rima fiore amore, la più antica e difficile del mondo. Ma temiamo che sia tutta un’altra storia.
Tutte le info su concerto e biglietti si possono trovare sul sito www.unipolarena.it.