Basilica di Sant’Ambrogio gremita, nel giorno dei funerali di Enzo Jannacci. Milano si stringe attorno al cantautore che del capoluogo meneghino ha narrato tutte le sfaccettature. A rendergli omaggio ci sono tanti artisti che sono cresciuti imparando da lui, che si districava tra musica e teatro: arrivano Teocoli, Celentano e Fazio. Ma non solo: il sagrato si riempie di gente comune e fan. Arriva il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il presidente di regione Lombardia Roberto Maroni. Don Roberto Davanzo, direttore della Caritas ambrosiana, celebra la funzione in cui ricorda l’affetto delle persone per Jannacci e cita anche i versi delle sue canzoni: “Si potrebbe andare tutti al tuo funerale, cantavi caro Enzo”.” Ebbene – ha detto – ora ci siamo al tuo funerale e siamo in tanti, e siamo tutti”. Il sacerdote ha poi sottolineato quanto la sua canzone ’El purtava i scarp del tenis’ sia diventata una specie di “esperanto dell’emarginazione e della denuncia di ogni indifferenza”. Il feretro esce tra gli applausi, per poi raggiungere il cimitero Monumentale di Francesca Martelli
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione