Un’azione a sostegno del pluralismo dei media per presentare “una proposta di legge direttamente alla Commissione europea” volta a sanzionare “i deficit di democrazia e libertà”. L’Iniziativa Cittadina Europea (promossa da Fnsi, Articolo 21, European Alternatives/Alternative Europee, Libertà e Giustizia, Cgil, Arci, MoveOn Italia, Consiglio Italiano del Movimento Europeo – Cime, Libera Informazione, Caffè News, Associazione da Sud, Cittadinanzattiva, Società Pannunzio, IRPI, Confronti e FCEI) e per la quale è possibile firmare online, vuole difendere la libertà dell’informazione che è “sotto attacco in Europa”. Si tratta di un nuovo strumento di democrazia partecipativa previsto dal Trattato di Lisbona che permette ad un milione di cittadini di almeno 7 Stati Ue di presentare direttamente a Bruxelles una proposta legislativa. Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha già aderito, ma per portarla a Bruxelles sono necessarie, appunto, un milione di firme.
“Fino ad oggi – spiega il comitato promotore – le istituzioni europee sono rimaste immobili di fronte alla continua violazione della libertà d’informazione in diversi paesi, a cominciare da Italia e Ungheria. Con questa iniziativa chiediamo un’Europa che sanzioni non solo i deficit di bilancio, ma anche e soprattutto i deficit di democrazia e libertà”, ha dichiarato Lorenzo Marsili, portavoce europeo dell’iniziativa. Con questa proposta i cittadini europei chiedono in particolare una legislazione efficace per evitare la concentrazione della proprietà dei media e della pubblicità; una garanzia di indipendenza degli organi di controllo rispetto al potere politico.
A questi obiettivi, si aggiungono la definizione del conflitto di interessi per evitare che i magnati dei mezzi di informazione occupino alte cariche politiche e sistemi di monitoraggio europei più chiari per verificare con regolarità lo stato di salute e l’indipendenza dei media negli Stati membri. “La nostra ambizione – ha aggiunto Tana de Zulueta, portavoce italiana dell’iniziativa – è quella di mobilitare i cittadini per rivendicare l’impegno delle istituzioni europee a sostegno dei diritti civili e delle libertà fondamentali, anche quando gli Stati li trascurano, come sempre più sta avvenendo” (tutte le informazioni su mediainitiative.eu).