Oltre 100.000 i romani ai seggi. Il vantaggio del senatore-chirurgo è netto. Secondo gli exit poll addirittura una percentuale tra il 54 e il 58%. Dietro David Sassoli (tra il 24 e il 28%) e Paolo Gentiloni (tra l'8 e il 12 %). Un esponente della direzione regionale dei democratici denuncia: "Solite incredibili file di nomadi"
Spoglio ultimato per le primarie capitoline del centrosinistra. I dati incoronano Ignazio Marino, che sarà il candidato per la corsa al Campidoglio. Secondo il comitato Roma Bene Comune sono stati tra i 100.000 e i 102.000 i romani che si sono recati nei 223 seggi allestiti per scegliere il candidato del centrosinistra a sindaco di Roma.
Il risultato sembrava scontato sin dalle prime schede scrutinate, che segnalavano un vantaggio di Ignazio Marino sugli altri 5 candidati sin dal 10 per cento dei seggi analizzati, mentre David Sassoli era segnalato come secondo. Il senatore ora sfiderà il 26 e il 27 maggio il sindaco uscente Gianni Alemanno, Marcello De Vito del Movimento 5 Stelle e l’imprenditore Alfio Marchini.
A spoglio non ancora ultimato erano già in tanti a congratularsi con l’ex chirurgo. Il primo a telefonare al candidato vincitore è stato David Sassoli. “Adesso dobbiamo vincere la battaglia per il Campidoglio“, ha detto l’ex giornalista. E’ inoltre previsto un incontro in tra i due candidati al comitato Marino. Felicitazioni ‘social’, invece, da parte di Nicola Zingaretti. Il presidente della Regione ha fatto i complimenti al candidato con un post su Facebook: “Daje Ignazio! Ora tutti insieme e uniti per sostenere Marino, che può davvero cambiare Roma in meglio”. Alcune indiscrezioni parlano anche di un suo possibile arrivo al comitato. Anche Paolo Gentiloni ha raggiunto telefonicamente Marino. “Sarà una battaglia durissima, in cui sarà necessario coinvolgere non solo i partiti politici, ma anche le migliori forze della città, senza sottovalutare l’avversario”, ha detto.
Il vantaggio è netto e ha confermato i dati degli exit poll di Tecnè per SkyTg24. Secondo l’istituto, infatti, a vincere le primarie del centrosinistra per eleggere lo sfidante di Gianni Alemanno, sarebbe stato Marino. I dati parlavano di una percentuale tra il 54 e il 58% per il chirurgo specializzato in trapianti. Dietro Sassoli (tra il 24 e il 28%) e Gentiloni (tra l’8 e il 12%). Nel pomeriggio un esponente della direzione regionale dei democratici aveva denunciato irregolarità nel voto: “Solite incredibili file di nomadi”. Alle 14 erano stati 47mila i cittadini che si erano presentati alle urne. Risultato sotto il 5 per cento per Gemma Azuni (Sel), Mattia Di Tommaso (Psi) e Patrizia Prestipino (Pd).
LA GIORNATA DEL VOTO
Membro della direzione regionale Pd: “Voti comprati”
Ma la giornata sembra offuscata dalle dichiarazioni di un membro della direzione regionale (renziana) del Pd, Cristiana Alicata: “Le solite incredibili file di Rom che quando ci sono le primarie si scoprono appassionatissimi di politica” scrive su facebook. Qualcuno taccia le sue parole di razzismo e allora spiega: “Il razzismo non c’entra nulla. Sono voti comprati. Punto. Chi lo nega è complice dello sfruttamento della povertà che fa il clientelismo in politica”. Dichiarazioni destinate a lasciare più di una cicatrice soprattutto perché aleggia ancora lo spettro delle primarie di Napoli, poi annullate.
Comitato Gentiloni: “Irregolarità e disservizi ai seggi”
Tanto più che si aggiunge anche Antonio Funiciello, portavoce del comitato “Gentiloni per Roma”: “Stanno arrivando al comitato numerosissime telefonate e segnalazioni di irregolarità e disservizi nei seggi elettorali – dichiara in una nota -Invito tutti a vigilare affinché il voto si svolga in maniera regolare. Sarebbe davvero grave se una giornata di democrazia come quella di oggi venisse funestata da vicende poco chiare”.
Segretario Pd Roma: “Per ora nessuna denuncia di irregolarità”
”Se le primarie sono aperte agli immigrati, loro votano. Punto. Se poi ci sono segnalazioni di irregolarità vedremo ma al momento non ci è pervenuta nessuna denuncia”. Così il segretario del Pd Roma Marco Miccoli a chi gli chiede di commentare le voci di eventuali irregolarità durante le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco di Roma. “Ci sono delle regole – ha spiegato – e gli immigrati possono votare se le rispettano. Se poi ci sono casi in cui vengono fatti votare senza che siano in possesso di permesso di soggiorno allora interverremo. Ma al momento non ne abbiamo notizia”. E nel caso ci fossero denunce di eventuali ‘voti comprati’ Miccoli esclude ‘che questi possano essere frutto di un inquinamento esterno’.
La portavoce di Marino: “Resti un giorno di festa”
Alle accuse di presunte irregolarità replica Chiara Romanello, portavoce di Ignazio Marino: “Condividiamo l’appello alla vigilanza espresso dai Comitato Gentiloni, certi che i volontari ai seggi stanno facendo un ottimo lavoro nel controllare che il voto si svolga regolarmente e in piena serenità. Questa giornata sia un’occasione di grande partecipazione e di democrazia. Ignazio Marino è in giro tra seggi e gazebo per ringraziare i volontari e condividere la gioia di tanti cittadini che stanno votando”.
Prestipino: “Io sulla scheda scivolata da terza a quinta”
Anche Patrizia Prestipino segnala un’anomalia: “Nel sorteggio per la posizione del candidato nella scheda io ero arrivata terza e invece oggi sulla scheda ero quinta” racconta. “Io sto girando tutti i seggi – aggiunge – Di irregolarità non ho sentito parlare, ma sto notando un grande nervosismo tra i rappresentanti di lista dei tre candidati del Pd (Paolo Gentiloni, Ignazio Marino e David Sassoli)”. “Una settimana fa – prosegue la Prestipino, indicata come “renziana” – hanno chiamato i garanti di tutti i candidati e hanno sorteggiato l’ordine di apparizione dei candidati nella scheda per le primarie. Io ero stata sorteggiata come terza, ma nella scheda di oggi sono slittata al quinto posto il mio garante è andato a protestare dalla Coalizione Roma Comune e gli hanno risposto che si è trattato di un errore”. Ci sono dei presupposti per un ricorso? “Poi vedremo – risponde – per ora siamo concentrati sull’esito delle primarie”.