Il presidente del Rimini, Biagio Amati, è incappato in una brutta disavventura. Alcuni giorni fa, prima della vittoria delsuoundici biancorosso contro il Mantova per 4 a 1, è stato azzannato dal suo cane beagle al labbro ed è stato ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena nel reparto maxillo facciale.

Amati era appena entrato a casa di sua madre e si era avvicinato al cane per salutarlo, quando il quadrupede gli è saltato al volto procurandogli ferite apparse subito gravi. I familiari hanno immediatamente chiamato i soccorsi e la prima medicazione con diversi punti di sutura interni è servita per bloccare un principio di emorragia.

“Ora sto meglio”, ha spiegato con un sms agli amici il presidente del Rimini, indicando la giornata di oggi come quella dell’intervento per ricostruire la parte lesa.

Il beagle Leo era la mascotte del Rimini Calcio e Amati l’aveva portato perfino sul campo del Romeo Neri, insieme alla squadra, durante la giornata mondiale contro la vivisezione.

Una quindicina di giorni fa l’ipotetica fine del travaglio di passaggio societario tra Amati e l’imprenditore Antonio Esposito per quel Rimini calcio costruito in estate per correre nei play off e puntare al ritorno tra in serie B, ma che invece ha dato risultati mediocri lasciando i biancorossi sul fondo classifica.

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