Il Senatur torna sulle tensioni per le divisioni all'interno del partito. "Fondarne un altro? Se ci sono cose da migliorare si fa, ma senza distruggere". E sulle espulsioni avverte: "Decido io". E auspica un nuovo congresso per il Veneto
“A Pontida c’erano dei fascisti che picchiavano anche le donne”. Parola di Umberto Bossi che spiega così quanto avvenuto domenica alla tradizionale manifestazione della Lega Nord. Il Senatur li descrive: “Avevano i guanti neri, li ho visti io. Secondo me, venivano da Verona”. A Pontida erano avvenuto scontri e momenti di tensione registrati domenica scorsa sul prato di Pontida. A chi gli domanda del sindaco di Verona, Flavio Tosi, ricordandogli i battibecchi del passato, Bossi risponde con un sorriso: “Sì, quando aveva tutta la sua famiglia nella sede della Lega a Verona e io li ho mandati a cacciare”. I diamanti portati a Pontida da Roberto Maroni? “Una cazzata – dice – Doveva portare i soldi, vendere i diamanti e portare i soldi dicendo alla gente: ‘ogni sede riceve X soldi’”. Poi rivendica che l’ultima parola spetta a lui sulle espulsioni: “Difficilmente riusciranno a espellere. Quelli che vengono espulsi faranno ricorso a me”. Le espulsioni già domani potrebbero essere sul tavolo del consiglio nazionale lombardo e sabato all’ordine del giorno del consiglio veneto. A chi gli domanda se abbia considerato la possibilità di dar vita a un altro partito Bossi risponde: “Io non voglio distruggere la Lega. Se ci sono cose da migliorare si migliorano, ma senza distruggere. Se la gente è venuta a fischiare c’è un motivo, altrimenti venivano ad applaudire. La gente della base è stata messa al bando, viene presa a calci in culo perciò reclama”, dice il Senatur senza giri di parole.
E rilancia: “In Veneto per forza dobbiamo fare ” il congresso. “Non c’è una sola provincia che sta in piedi da sola”. “Le province sono tutte commissariate in Veneto – aggiunge Bossi – Un congresso dobbiamo farlo per forza”. I cronisti chiedono se Maroni sia d’accordo con l’idea del congresso: “Non lo so – risponde il presidente del Carroccio – C’è troppa gente della base che reclama. Ne ho parlato con Maroni, troveremo una soluzione”.