La fondazione di Monte dei Paschi di Siena prende tempo per intervenire contro gli ex vertici, spiegando che sta “analizzando tutti gli elementi che emergono” e valutando ogni possibile intervento, compresa un’azione di responsabilità. “Nessun freno né volontà dilatorie, ma solo una seria e responsabile analisi dei dati di fatto”, spiega in una nota, “analisi che se riscontrerà basi concrete per promuovere un’azione di responsabilità o qualsiasi altra iniziativa a tutela del patrimonio o di eventuali altri interessi e diritti della fondazione non potrà che portare ad agire in tal senso”.
Per quanto riguarda un’eventuale azione di responsabilità “motu proprio”, la fondazione “sta monitorando costantemente la situazione e gli elementi che di volta in volta sono emersi ed emergono per verificare se esistano gli effettivi presupposti per promuoverla, alla luce delle disposizioni di legge che regolano una tale iniziativa da parte dei soci di una società per azioni”. Normative che richiedono tra l’altro “la disponibilità di precisa documentazione riguardo agli specifici fatti contestati (ricordando che il codice civile pone a carico del proponente l’onere della prova), nonché la sussistenza di un danno particolare nei confronti del singolo socio e non di un danno diffuso”.
Quanto invece all’azione promossa dalla banca, la fondazione Monte dei Paschi ricorda che nell’assemblea del 25 gennaio scorso la sua posizione su tale tema è stata espressa “in maniera netta e inequivocabile come risulta dall’intervento del presidente Gabriello Mancini il quale, auspicando con forza che fosse fatta piena chiarezza sui conti della banca e sulle vicende ad essi connesse, ha ribadito che la fondazione “qualora dagli approfondimenti in corso dovessero emergere elementi utili a giustificarle, è determinata a intraprendere tutte le eventuali azioni, comprese quella di responsabilità che la legge le riserva, a tutela degli interessi propri e di tutti gli azionisti”.
Nel frattempo anche i vertici della banca hanno promosso un’azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori dell’istituto di credito e nella sua prossima riunione la deputazione amministratrice di fondazione Mps sarà chiamata a votare, in coerenza con quanto già dichiarato il 25 gennaio scorso, l’adesione a tale iniziativa, che sarà sottoposta all’approvazione degli azionisti nell’assemblea della banca convocata per il 29 aprile prossimo.