I creativi under 35 si ritrovano nello spazio ideato nel 1998 da Marva Griffin che oggi ospita 17 scuole internazionali di design. "Integriamo la tradizione dell’artigianato con le moderne possibilità offerte dalla progettazione industriale". Si conferma così l’autoproduzione come trend dell’edizione 2013
Hanno compiuto ormai numerosi passi nel mondo del design. Espongono a fianco dei grandi “nomi”, ma rimangono ancora “chiusi” nei padiglioni 22 e 24 di Rho-Fiera. I creativi under 35 si trovano al Salone satellite, uno degli ultimi spazi che si incontrano percorrendo i tapis roulant sotto la grande vela di Massimiliano Fuksas.
Ideato nel 1998 da Marva Griffin, quest’anno ospita 17 scuole internazionali di design. “Abbiamo voluto integrare la tradizione dell’artigianato con le moderne possibilità che offre la progettazione industriale”, spiega la curatrice. L’autoproduzione si conferma quindi un trend dell’edizione 2013 del Salone del mobile. Spazio quindi anche alle botteghe in cui si lavorano materiali come ferro, vetro e legno.
Tra i giovani selezionati, è stata Tania da Cruz, ragazza di origine portoghese, a vincere il “Salone satellite award” con un sistema di insonorizzazione in sughero. A lei vanno 10mila euro, mentre il secondo classificato, il collettivo egiziano Re design studio, vince 5mila euro. Terzi i londinesi di Poetic Lab. “Molti dei pezzi presentati nelle quattordici edizioni come prototipi sono stati messi in produzione”, spiegano gli organizzatori. E gli studenti sperano.
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