Dedicato a:
quelli che “insomma, Bersani, fai sto goverrnissimo delle larghe intese e non fare troppo il puntiglioso sulle differenze con il Pdl”
quelli che “ci piace Renzi perché è uno che sfonda a destra”
quelli che “la prossima tappa sono i bastoni per strada”
quelli che “queste buste minatorie con proiettili che ricominciano a girare per le redazione dei giornali magari daranno una scossa per uscire da questo stallo”
quelli che “le ideologie sono finite e solo quattro dinosauri legati al passato girano ancora con la bandiera spiegata”….
Andate a Milano entro il 14 aprile, Teatro Elfo Puccini, Sala Fassbinder, a vedere quello che è il più toccante ed emozionante spettacolo teatrale cui mi sia capitato di assistere negli ultimi 10 anni: “Viva l’Italia, le morti di Fausto e Iaio”. Un capolavoro. I milanesi conoscono bene la storia: Fausto e Iaio erano due ragazzi che vivevano in un quartiere popolare di Milano, il Casoretto, e frequentavano il Centro Sociale Leoncavallo, avamposto di lotte sociali che a Milano ha rappresentato per decenni un contraltare assordante al potere. Una sera, mentre tornavano a casa, furono freddati con otto colpi di pistola. Morti, spariti nel nulla, famiglie orfane dei propri figli, 100 mila persone della Milano che era capace di indignarsi, soffrire e gridare presenti al funerale.
Fu un omicidio politico, seguito dal solito iter cui troppe volte abbiamo assistito: depistaggi, corto circuiti politici, mamme che gridano per strada chiedendo giustizia. Sforzo vano: quel delitto è rimasto impunito, la magistratura arrivò a riconoscere forti indizi a carico di tre persone legate alla destra neofascista, non abbastanza convincenti per poter procedere. Archiviazione definitiva: Fausto e Iaio riposate in pace, siete una delle tante vittime di un generico terrorismo.
Sono passati 35 anni, e la lotta armata ha fatto il suo tempo, pur con qualche tanto sporadica quanto crudele reviviscenza nell’ultimo decennio. Ci si ammazzava da ambo i lati, a quei tempi, ed oggi fortunatamente la nostra società è maturata da questo punto di vista: pensare che il ritorno alle armi possa aiutare la nostra democrazia a maturare è pura follia psichedelica. Ma sostenere e difendere le proprie idee e la propria storia, non con le armi ma con la dignità e la coerenza dei comportamenti, non deve essere considerato un esercizio vacuo, rinunciabile per una poltrona ed un governicchio in più. Anche per rispetto alla memoria delle tante persone che hanno lasciato la propria vita sul campo, vittime di raid vigliacchi tesi ad annientare i sogni e le idee di giovani vite ed il loro futuro.
Continua…
Federico Marcon
Curioso e instancabile argonauta
Giustizia & Impunità - 11 Aprile 2013
Avviso ai naviganti della sinistra smarrita (parte 1) – Fausto e Iaio e la follia della lotta armata
Dedicato a:
quelli che “insomma, Bersani, fai sto goverrnissimo delle larghe intese e non fare troppo il puntiglioso sulle differenze con il Pdl”
quelli che “ci piace Renzi perché è uno che sfonda a destra”
quelli che “la prossima tappa sono i bastoni per strada”
quelli che “queste buste minatorie con proiettili che ricominciano a girare per le redazione dei giornali magari daranno una scossa per uscire da questo stallo”
quelli che “le ideologie sono finite e solo quattro dinosauri legati al passato girano ancora con la bandiera spiegata”….
Andate a Milano entro il 14 aprile, Teatro Elfo Puccini, Sala Fassbinder, a vedere quello che è il più toccante ed emozionante spettacolo teatrale cui mi sia capitato di assistere negli ultimi 10 anni: “Viva l’Italia, le morti di Fausto e Iaio”. Un capolavoro. I milanesi conoscono bene la storia: Fausto e Iaio erano due ragazzi che vivevano in un quartiere popolare di Milano, il Casoretto, e frequentavano il Centro Sociale Leoncavallo, avamposto di lotte sociali che a Milano ha rappresentato per decenni un contraltare assordante al potere. Una sera, mentre tornavano a casa, furono freddati con otto colpi di pistola. Morti, spariti nel nulla, famiglie orfane dei propri figli, 100 mila persone della Milano che era capace di indignarsi, soffrire e gridare presenti al funerale.
Fu un omicidio politico, seguito dal solito iter cui troppe volte abbiamo assistito: depistaggi, corto circuiti politici, mamme che gridano per strada chiedendo giustizia. Sforzo vano: quel delitto è rimasto impunito, la magistratura arrivò a riconoscere forti indizi a carico di tre persone legate alla destra neofascista, non abbastanza convincenti per poter procedere. Archiviazione definitiva: Fausto e Iaio riposate in pace, siete una delle tante vittime di un generico terrorismo.
Sono passati 35 anni, e la lotta armata ha fatto il suo tempo, pur con qualche tanto sporadica quanto crudele reviviscenza nell’ultimo decennio. Ci si ammazzava da ambo i lati, a quei tempi, ed oggi fortunatamente la nostra società è maturata da questo punto di vista: pensare che il ritorno alle armi possa aiutare la nostra democrazia a maturare è pura follia psichedelica. Ma sostenere e difendere le proprie idee e la propria storia, non con le armi ma con la dignità e la coerenza dei comportamenti, non deve essere considerato un esercizio vacuo, rinunciabile per una poltrona ed un governicchio in più. Anche per rispetto alla memoria delle tante persone che hanno lasciato la propria vita sul campo, vittime di raid vigliacchi tesi ad annientare i sogni e le idee di giovani vite ed il loro futuro.
Continua…
C'era una volta la Sinistra
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Meloni legge in Aula il Manifesto di Ventotene: “Non è la mia Europa”. Opposizioni protestano, caos e seduta sospesa. Lei: “Non ho tempo per la lotta nel fango”
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Israele attacca ancora Gaza, “morti 970 palestinesi in 48 ore”. Hamas: “Colpito edificio Onu e ucciso operatore straniero”. Idf nega
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Il libro bianco per la difesa Ue e i paletti agli acquisti con i prestiti finanziati da eurobond
Roma, 19 mar. -(Adnkronos) - "Il costo della batteria ad oggi rappresenta fino al 45% del costo totale di un veicolo elettrico. Oggi sono attive 263 Gigafactory in tutto il mondo: 214 sono localizzate in Cina, solo 13 in Europa. Le aziende cinesi hanno il primato del mercato, non solo in termini di produzione ma soprattutto di tecnologia". Lo sottolinea il presidente di Stellantis John Elkann, nell'audizione informale presso le Commissioni riunite Attività produttive di Camera e Senato, facendo il punto sui problemi del mercato automobilistico.
"I produttori automobilistici europei - ricorda - stanno affrontando uno svantaggio strutturale rispetto ai loro concorrenti cinesi, pari al 40% del costo manifatturiero complessivo. In particolare, i prezzi dell'energia di paesi produttori di auto europei risultano 5 volte più alti di quelli cinesi. Bisogna inoltre rammentare che per quanto riguarda una Gigafactory, il consumo di energia necessario è 10 volte superiore a quello di uno stabilimento produttivo di autovetture". "Per questa ragione - auspica - l’Europa dovrebbe far scendere i prezzi dell’energia a valori competitivi globali e di mantenerli a livelli costanti e prevedibili".
Palermo, 19 mar. (Adnkronos) - "A proposito delle ultime piogge che, per fortuna, hanno risparmiato Firenze, non solo per l'utilizzo dello scolmatore, ma anche per la scarsa piovosità al Nord del capoluogo nel Val d'Arno e Alto casentino, il governo si permette di suggerire alla Regione e al comune di Pisa l'opportunità di procedere al completamento dello scolmatore e consentirgli la portata stabilita nel progetto originario. D'intesa con Regione e Comune di Pisa si valuterebbe la possibilità di uno specifico finanziamento". Così il ministro per la Protezione civile nel corso del Question time alla Camera dei deputati.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Spinelli, scusala. Ai tempi sarebbe stata dalla parte di chi ti ha mandato al confino". Lo scrive l'eurodeputato Pd, Pierfrancesco Maran, postando una foto di Altiero Spinelli.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "La lettura del manifesto di Ventotene da parte di Giorgia Meloni oggi è stata una provocazione, quando utilizza certe modalità si dimentica di essere la presidente del Consiglio e torna ad essere militante del suo partito". Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l'ex presidente Pd e ministra Rosy Bindi, intervistata da Giorgio Lauro e Marisa Laurito.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Voler delegittimare gli autori, unanimemente riconosciuti come i fondatori morali dell’Europa, grazie ai quali Giorgia Meloni può sedere in Parlamento come presidente del consiglio, è stata un’operazione inaccettabile. Va ben oltre ogni dialettica possibile è per questo che le opposizioni si sono ribellate". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs in un’intervista a Radio Radicale dopo la sospensione dell’Aula di Montecitorio.
"Ricordo poi alla destra - aggiunge infine il leader di SI - che ci sarà ben una ragione per cui un edificio dei Palazzi della Ue a Bruxelles è dedicato proprio ad Altiero Spinelli".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - “Il Manifesto di Ventotene è stato scritto durante la dittatura fascista. È un documento simbolo di libertà e democrazia, che ha espresso una visione per sconfiggere l'oppressione e indicato un percorso federale europeista come risposta ai sovranismi devastanti". Lo ha detto Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche europee della Camera.
"Quel progetto coraggioso degli Stati Uniti d'Europa, la cui ambizione ha consentito di avere oltre 70 finora di pace nel nostro Continente e di garantire diritti fondamentali. Meloni dovrebbe vergognarsi di una vera e propria apologia di fascismo che offende gravemente la nostra storia, la nostra memoria, il fondamento della nostra Costituzione democratica. Un'inaccettabile arma di distrazione di massa per distogliere l'attenzione dalla totale ambiguità della risoluzione di maggioranza sulla difesa europea che non dà nessun mandato chiaro alla Premier in vista del prossimo Consiglio Ue”.
Roma, 19 mar (Adnkronos) - "Meloni come Trump. Ha deciso di prendere a pugni i fondamentali della Repubblica e dell’Europa. Attorno ai fondamentali è ora di organizzare una risposta politica, democratica e civile". Lo scrive sui sociale Pierluigi Bersani.