Beppe Grillo sul blog pubblica la rendicontazione dei costi e delle donazioni della campagna elettorale, a cui hanno contribuito quasi 28mila cittadini. Spesi solo 348mila euro. "La differenza sarà devoluta ai terremotati dell’Emilia Romagna". Ma, a differenza di quanto ha fatto Matteo Renzi che ha reso noti nomi e cognomi, i 5 Stelle si limitano a riportare le sigle dei sostenitori
L’importo medio si aggira intorno ai 10-20 euro, mentre la donazione più consistente ammonta a duemila. Beppe Grillo ha pubblicato sul blog la rendicontazione delle spese e delle donazioni dello Tsunami Tour, a cui hanno contribuito 27.943 i cittadini. Sono stati raccolti 774.208,05 euro di cui ne sono stati spesi 348.506,49 e “la differenza – si legge online – sarà devoluta ai terremotati dell’Emilia Romagna“. Il costo della campagna è rientrato di molto al di sotto dei 42 milioni di rimborsi elettorali a cui i 5 Stelle hanno rinunciato, che si dimostrano quindi enormemente sovradimensionati rispetto alle spese effettive. L’elenco dei finanziatori però riporta solo le iniziali dei sostenitori a differenza di quanto ha fatto Matteo Renzi, che ha reso noti nomi e cognomi anche di chi aveva contribuito con soli 5 euro. Lo staff di Grillo a questo proposito spiega: “Oltre due terzi dei nostri donatori hanno chiesto di rimanere anonimi e quindi, per tutela nei confronti degli altri, abbiamo ritenuto di mettere tutti con la sigla”.
Per Grillo dunque l’obiettivo trasparenza è stato raggiunto. “Abbiamo fatto una bella cosa, in totale trasparenza, ora aspettiamo la facciano i giornali, i partiti”, ha detto il leader 5 Stelle intervenendo sulla web tv La Cosa. Il leader dei 5 Stelle conferma che la differenza tra soldi raccolti e spesi “andrà ai terremotati” emiliani. “Poi vedremo se con un progetto – spiega – o se dare un assegno al Comune più disagiato, lo decideremo insieme”. Grillo propende per la seconda opzione, “perchè l’abbiamo visto a L’Aquila, poi passa troppo tempo. Facciamo un assegno, andiamo lì lo consegnamo e facciamo una foto o un filmatino”. E sui commenti critici apparsi sul suo blog dopo la pubblicazione delle spese scherza e tira in mezzo il guru del Movimento, Gianroberto Casaleggio. “La cosa meravigliosa sono i commenti: ‘c’è un’anomalia’ – dice citandone alcuni – ‘così son buon tutti’; ‘se avete i co…ni mettete in prima pagina tutto’; ‘ma dove sono le fatture?’; ‘è solo una presa per il c…'”. “Noi andiamo avanti tranquilli – afferma – secondo me qualcosa si è imboscato Casaleggio, così si fa la giornata”.
Nel corso della diretta non è mancata l’ironia verso la stampa, uno dei cavalli di battaglia dello tsunami tour. “Ti hanno dato dell’Emilio Fede – dice Grillo al conduttore de La Cosa – ma tu sei oltre. Sei un vj, sei gratuito, sei lì in una stanzetta, sei fantastico. Poi prendono il tuo lavoro, lo prende Repubblica e ci mette la sua pubblicità, è incredibile”. Poi punta il dito contro Gianni Riotta, una volta intervenuto telefonicamente su La Cosa. “Aspetto che ti telefoni Riotta un’altra volta, se lo fa digli di rendicontarti quanto ha perso il Corriere della Sera quando era direttore”.