Il video che potete vedere in fondo a questo post fa venire i brividi e francamente non so se consigliarvi di vederlo. Magari limitatevi a leggere queste righe.
I massacri di animali sono aumentati in tutto il mondo grazie al presunto benessere. Dalle mucche, ai polli, dai pesci, ai maiali. Ai cani, sì, anche ai cani.
In Cina 30.000 cani vengono uccisi ogni giorno per sfamare (?) una parte della popolazione. Vengono rinchiusi spesso in piccole gabbie in cui non si possono nemmeno muovere e dove sanno (perché lo sanno) la fine che li aspetta. Prima le bastonate per stordirli, poi il taglio della gola. Infine il corpo esanime viene scuoiato e il corpo bollito. E parte dei cani parrebbero addirittura essere stati oggetto di furti mirati presso famiglie!
Non è la prima crudeltà che si sente perpetrata sul suolo cinese a danno degli animali. Del resto, la Cina non ha una legislazione sulla loro tutela. Protegge rigidamente i panda ma solo perché le portano soldi, e tanti. Non è la prima volta, dicevo, basta pensare alle fattorie della bile e agli orsi della luna, che pare stiano per chiudere ma solo perché le sevizie sono venute alla luce.
La strage dei cani ricorda tragicamente quella dei cani ucraini, rimanda al massacro dei cuccioli di foca, alle stragi di delfini alle Isole Faroe o a Taiji, o più semplicemente agli allevamenti intensivi: “per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti”.
E nello stesso tempo, nel mio piccolo, rimanda alla questione del lavoro purchessia, di cui ho parlato in un precedente post. È un lavoro anche questo, quello di uccidere migliaia di animali, anche l’amico dell’uomo.
Animal Equality ha organizzato una campagna firme per far sentire la nostra voce. E per fermare i loro guaiti.
Fabio Balocco
Scrittore in campo ambientale e sociale
Diritti - 12 Aprile 2013
In Cina i cani li ammazzano
Il video che potete vedere in fondo a questo post fa venire i brividi e francamente non so se consigliarvi di vederlo. Magari limitatevi a leggere queste righe.
I massacri di animali sono aumentati in tutto il mondo grazie al presunto benessere. Dalle mucche, ai polli, dai pesci, ai maiali. Ai cani, sì, anche ai cani.
In Cina 30.000 cani vengono uccisi ogni giorno per sfamare (?) una parte della popolazione. Vengono rinchiusi spesso in piccole gabbie in cui non si possono nemmeno muovere e dove sanno (perché lo sanno) la fine che li aspetta. Prima le bastonate per stordirli, poi il taglio della gola. Infine il corpo esanime viene scuoiato e il corpo bollito. E parte dei cani parrebbero addirittura essere stati oggetto di furti mirati presso famiglie!
Non è la prima crudeltà che si sente perpetrata sul suolo cinese a danno degli animali. Del resto, la Cina non ha una legislazione sulla loro tutela. Protegge rigidamente i panda ma solo perché le portano soldi, e tanti. Non è la prima volta, dicevo, basta pensare alle fattorie della bile e agli orsi della luna, che pare stiano per chiudere ma solo perché le sevizie sono venute alla luce.
La strage dei cani ricorda tragicamente quella dei cani ucraini, rimanda al massacro dei cuccioli di foca, alle stragi di delfini alle Isole Faroe o a Taiji, o più semplicemente agli allevamenti intensivi: “per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti”.
E nello stesso tempo, nel mio piccolo, rimanda alla questione del lavoro purchessia, di cui ho parlato in un precedente post. È un lavoro anche questo, quello di uccidere migliaia di animali, anche l’amico dell’uomo.
Animal Equality ha organizzato una campagna firme per far sentire la nostra voce. E per fermare i loro guaiti.
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Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.
(Adnkronos) - Gli attacchi - ordinati secondo quanto riferito dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump - hanno colpito radar, difese aeree e sistemi missilistici e di droni. Secondo il Times, l'obiettivo è riaprire le rotte di navigazione nel Mar Rosso che sono state minacciate dagli attacchi degli Houthi alle navi israeliane.