Invasioni Digitali, è il progetto che vuole promuovere attraverso il web il
patrimonio culturale italiano. L’appuntamento per “invadere la cultura” è dal
20 al 28 aprile, tutte le notizie su come e dove si svilupperà l’eventosi possono trovare sul sito
www.invasionidigitali.it. Nel frattempo
Fabrizio Todisco, l’ideatore di questa iniziativa ci ha raccontato com’è nata.
Fabrizio Todisco stavo lavorando ad un progetto per promuovere le risorse archeologiche e artistiche del suo territorio quando ha realizzato che la cultura e le strutture che la ospitano non vengono così valorizzate in Italia. Dopo aver contattato qualche amico sparso per il Bel Paese ha deciso che qualcosa andava fatto e grazie anche all’aiuto di tanti volontari, che animano e lavorano nelle rete ha iniziato un piccolo, grande progetto, che sta avendo molto successo. Ma quali sono gli obiettivi principali delle Invasioni Digitali?
Le invasioni digitali hanno principalmente due obiettivi, quello di lanciare un’iniziativa di promozione dal basso cercando di trasformare ognuno di noi in un testimonial, un ambasciatore del proprio territorio e l’obiettivo di lanciare un messaggio alle istituzioni per cercare di superare quella logica conservatrice che vede ancora l’esperienza della visita di un museo, di un sito culturale, come qualcosa di passivo.
“Come scriviamo anche nel manifesto” dice Fabrizio Todisco “crediamo in nuove forme di conversazione e divulgazione del patrimonio artistico non più autoritarie, conservatrici, ma aperte, libere, accoglienti, ed innovative. Crediamo in un nuovo rapporto fra il museo e il visitatore basato sulla partecipazione di quest’ultimo alla produzione, creazione e valorizzazione della cultura. Internet e i social media possono giocare un ruolo importante in un processo di innovazione della fruizione dei contenuti culturali.”
Una cosa importante da specificare è che il progetto è totalmente a costo zero e tutte le persone che hanno collaborato hanno messo a disposizione il loro lavoro e il loro tempo gratuitamente. Una frase conclusiva e incisiva che sta a cuore a Fabrizio Todisco e che racchiude l’idea delle Invasioni Digitali, descrivendone bene il rapporto tra le persone e il mondo culturale non più passivo e unidirezionale ma interattivo e partecipato è di Hinton e Whitelaw:
“People no longer simply view or consume cultural content; they make it,
reuse it, and annote it, adding meaning and creating new derivative media forms”