Arriva tra qualche fischio, accompagnato dalla first lady Francesca Pascale, e quando s’avvicina all’ingresso del circolo un uomo grida: “Sei un grande”. E allora Silvio Berlusconi si avvicina a una decina di persone che lo fotografano e tentano di stringergli la mano. Gli ospiti lo attendono già in sala. Per i paganti: mille euro a testa. Renato Brunetta con bionda consorte arriva alle 21 in punto, sfila lungo il tratto di strada circondato dal mare che porta al circolo Barion, dove li aspetta una sala gremita da 480 persone e che vale, per il partito, un finanziamento di circa 480mila euro. Segue Denis Verdini, che, grazie alla cena e alla musica – due pianisti portati direttamente da Silvio Berlusconi – per qualche ora dimenticherà i suoi guai giudiziari e il sequestro da 12 milioni di euro. Sorridenti Angelino Alfano e Daniela Santanchè, che a chi chiede se il resoconto economico della serata sarà reso pubblico ringhia: “Mica siamo grillini”.
Video di Manolo Lanaro
Berlusconi arriva dall’hotel Palace, quartiere generale di questa due giorni che per oggi pomeriggio prevede l’arrivo, secondo quanto riferito dall’Ansa, di 650 pullman e circa 40mila supporter del Pdl. Il “drago” del “ciarpame senza pudore” nel frattempo si accomoda in una sala dove prevale il genere maschile – molti commercianti e politici pugliesi – ed è ridondante l’aspirazione alla sobrietà. Non è un caso che sia accompagnato dalla Pascale ma, come vedremo, le papi girls baresi non smettono di sperare in suo incontro e – soprattutto – i suoi colonnelli di rango nazionale non intendono lasciare il terreno al più in forma dei suoi seduttori: l’ex ministro Raffalele Fitto che, dalla sala al palco, ha messo il suo personale timbro sul rilancio dell’ex premier. Ed ecco quindi spiegata la foga con cui Brunetta, Verdini e Maurizio Lupi – per citarne alcuni – si sono presi la briga di presenziare alla cena del loro capo, onde evitare che Fitto – da poco condannato a 4 anni per corruzione, finanziamento illecito e abuso d’ufficio – raccolga più potere, in queste ore, di quello già accumulato con la poderosa rimonta elettorale in Puglia.
Al fianco di Fitto il senatore Onofrio Sisto, peraltro suo legale di fiducia, anche nel processo sulle tangenti ricevuto dal gruppo Angelucci, che ha visto l’ex ministro pugliese condannato. Da un lato i politici nazionali, un po’ colonnelli, un po’ cortigiani, nella speranza di non lasciare a Fitto troppo spazio. Dall’altro, in una sorta di apparente dimenticatoio, le donne che hanno accompagnato i suoi scandali baresi. Di loro, questa sera, neanche l’ombra. E qualche speranza: “In questi due giorni passerà a salutarlo?” chiediamo telefonicamente a Graziana Capone, che passò con lui una sera ad Arcore, nel 2008. “Un passaggio lo farò. Perché no?”. Avete già organizzato un incontro? “Non posso raccontarlo certo a voi, che strumentalizzate qualsiasi cosa io dica e comunque: ancora collaboro con lui, lavoro nel suo ufficio stampa, aiuterò sempre una persona come lui che, nella sua vita, di persone ne ha aiutate tante. Lui per me è sempre stato un idolo”.
In attesa di un invito ufficiale, invece, Patrizia D’Addario: “La nostra è una storia che ci lega come un filo doppio. Il fatto che Berlusconi venga a Bari, che venga proprio in questa città, dove tutto è iniziato quattro anni e mezzo fa, mi fa piacere. Sono molto contenta che lui venga qui, nella mia città, mi avrebbe fatto molto piacere andare alla cena o alla manifestazione, ma soltanto se avessi avuto un invito ufficiale, perché avrei potuto chiarire molti aspetti di questa storia che ha fatto male a me e anche a lui. Mi auguro che questo invito ufficiale arrivi. Se una persona ti dice che è stata distrutta la propria vita, con quella della sua famiglia, io l’accoglierei per ascoltare la sua versione. E se lui sarà d’accordo la mia versione la sentirete anche voi giornalisti”. Speranze ridotte al lumicino per la D’Addario che, peraltro, si candidò alle elezioni comunali con la lista Puglia prima di tutto, capeggiata proprio da Fitto che, ieri all’ora di pranzo, controllava la sala ristorante, con tavoli tondi vista mare, verificando ogni dettaglio con il proprietario del circolo Barion, Giuseppe Zonno. Ogni dettaglio per la rinascita di Berlusconi e per la vittoria di Fitto all’interno del Pdl.
da Il Fatto Quotidiano del 13 aprile 2013
aggiornato da Redazione Web