“Se fino ad ora non è stato presentato nemmeno il prototipo - spiega Ali Razeghi -, è solo perché altrimenti i cinesi avrebbero rubato l’idea". I ricercatori Usa hanno annunciato un progetto basato sulla ‘cliodinamica’ per cui, dall’analisi comparata degli eventi del passato, sarebbe stabilire uno schema per conoscere il futuro
Uno scienziato iraniano avrebbe inventato la macchina del tempo. La notizia, diffusa dal quotidiano britannico Daily Telegraph, che cita un lancio dell’agenza governativa iraniana Fars, ha fatto il giro del mondo. Ma è difficile trovare conferma, anche perché la storia, scrive il Washington Post, sarebbe stata cancellata da Fars dopo aver attirato l’attenzione dei media occidentali. La macchina, chiamata Aryayek, non servirebbe a fare viaggiare le persone nel futuro, quanto a prevederlo. E infatti, è stata presentata con lo slogan “non ti porta nel futuro, ma porta il futuro da te”. Frutto di oltre dieci anni di lavoro, l’aggeggio sarebbe poco più grande di un computer portatile, e per metterlo in funzione basterebbe sfiorarlo. Poi, grazie a un complesso incrocio di algoritmi, sarebbe in grado di “predirre il futuro dell’individuo che lo ha toccato per i prossimi 5-8 anni, con un’accuratezza del 98 percento”.
Queste le parole del suo inventore, il 27enne Ali Razeghi, che ne avrebbe già depositato il brevetto presso il Centro per le Invenzioni Strategiche di Tehran. Un’invenzione, avrebbe detto lo stesso Razeghi presentandola all’agenzia Fars, assai utile al governo iraniano, che potrebbe prepararsi così a eventuali guerre conoscendo in anticipo il loro svolgimento; o anche solo prevedere la fluttuazione di una valuta straniera, o del prezzo del petrolio. Ma non solo. Razeghi avrebbe infatti aggiunto che l’idea sarebbe quella di metterla sul mercato per tutti. “Appena avremo la possibilità di produrla su larga scala – ha detto -, pensiamo di venderla come un prodotto destinato ai consumatori”. E c’è già chi ipotizza un prezzo di 400 dollari per questa macchina del tempo modello touch.
“Se fino ad ora non è stato presentato nemmeno il prototipo – continua lo scienziato -, è solo perché altrimenti i cinesi avrebbero rubato l’idea. E ne avrebbero prodotte a milioni in pochissimo tempo”. Inoltre, la mancata pubblicità di questa invenzione, sarebbe dovuta al fatto che secondo le leggi islamiche questo potrebbe essere il tentativo di un uomo di volersi sostituire a Dio. Ma lui, che a nemmeno 30 anni ha già depositato oltre 179 brevetti, assicura: “Non è assolutamente questa la mia intenzione, anzi. In tutto il mondo si cerca di costruire una macchina del tempo, gli americani negli ultimi anni ci hanno dedicato milioni di dollari, mentre io ci sono riuscito con molto meno”.
La curiosa e incredibile notizia segue di pochi mesi la polemica per la foto della primo animale lanciato nello spazio dagli iraniani, che alcuni esperti sostengono sia una bufala. E di pochi giorni un articolo pubblicato su Wired, in cui alcuni ricercatori americani hanno annunciato un progetto basato sulla ‘cliodinamica’ per cui, dall’analisi comparata degli eventi del passato, sarebbe possibile individuare uno schema per conoscere il futuro. Questo avviene in una università del Connecticut. Chissà se invece il vero erede di ‘Doc’, finora il più celebre inventore di macchine del tempo nel film Ritorno al Futuro, non sia nato a 27 anni fa Tehran.