Martedì il vincitore della consultazione online per la scelta del successore di Giorgio Napolitano. Il 'guru' 5 Stelle rompe il silenzio e da Torino e spiega che vorrebbe che al Quirinale non andasse un politico. Più tardi, poi, specifica che se il Movimento dovesse scegliere il Professore "voteremo lui"
Nella giornata del secondo turno per le Quirinarie M5S, Gianroberto Casaleggio, ‘guru’ del Movimento, rompe il silenzio mantenuto finora dopo la chiusura dello Tsunami Tour a Piazza San Giovanni, e dà indicazioni sul prossimo inquilino del Colle. In sostanza, “boccia” Romano Prodi ed Emma Bonino, votati sul blog di Grillo – che a sua volta oggi si è ritirato dalla competizione – ed entrati nella rosa dei candidati. A Torino per un incontro con gli imprenditori promosso da Confapri, l’associazione fondata da Arturo Artom e Massimo Colomban, ha specificato che il “presidente della Repubblica deve essere super partes, possibilmente non politico” e “rappresentare “tutti gli italiani”. Casaleggio, dunque, blocca la candidatura dell’ex premier e dell’esponente radicale. Una posizione espressa nei giorni scorsi anche da centinaia di militanti 5 Stelle, che sulla pagina facebook di Grillo si erano scagliati in particolare contro la proposta di Prodi al Colle ritenuto, ad esempio, un “infiltrato” del Pd, un professionisti della politica o “un emissario delle banche al pari di Monti”. Tuttavia, più tardi, precisa che se i militanti dovessero scegliere Prodi, voteremo lui” perché, prosegue, “noi ci rimettiamo sempre alle decisioni del Movimento”.
Nel corso del suo intervento, dove erano presenti qualche decina di imprenditori e molti più cameraman e giornalisti, a chi gli domandava se la soluzione del Quirinale sarà importante per superare l’attuale fase di stallo politico, Casaleggio ha spiegato: “Lo vedremo dopo, quando avremo il presidente”. Ha parlato anche della cassa integrazione che, “non fa parte dei tagli” a cui il Movimento 5 Stelle sta pensando “se non sostituita da altre forme di assistenza come può essere il reddito di cittadinanza, che rimane un punto di partenza”.
Parole che arrivano mentre sul sito di Grillo sono in corso le Quirinarie. Senza il comico restano 9 candidati in lizza e martedì si saprà il vincitore. ”Oggi, dalle ore 11 alle 21, sarà possibile votare il candidato alla Presidenza della Repubblica – si legge sul blog – “Domani verrà comunicato il nome più votato che sarà proposto dai parlamentari del M5S”, che da giovedì parteciperanno con gli altri grandi elettori alla scelta del nuovo capo dello Stato. “Alla votazione possono partecipare gli iscritti al M5S al 31 dicembre 2012 che abbiano inviato i loro documenti digitalizzati”, aggiunge Grillo, lasciando intendere che possono partecipare al voto tutti i 48.282 aventi diritto, anche coloro che non abbiano espresso alcuna preferenza al primo turno. Il leader del M5S annuncia poi di essersi tirato fuori dalla competizione: “Io ho deciso di non partecipare alla votazione finale e ringrazio per la stima tutti coloro che hanno fatto il mio nome”, scrive. I candidati, in rigoroso ordine alfabetico, sono quindi nove: Emma Bonino, Gian Carlo Caselli, Dario Fo, Milena Jole Gabanelli, Ferdinando Imposimato, Romano Prodi, Stefano Rodotà, Luigi detto Gino Strada, Gustavo Zagrebelsky.
Per la capogruppo alla Camera Roberta Lombardi, “la rinuncia di Grillo alla candidatura mi sembra un gesto significativo. E’ un bel gesto da parte di Beppe. Ma da lui non ci aspettavamo nulla di meno”. E proprio in vista dell’esito delle Quirinarie, è stato rimandato il vertice tra i capigruppo del Partito democratico e quelli del Movimento 5 Stelle: Roberto Speranza, Luigi Zanda (Pd), Roberta Lombardi e Vito Crimi (M5S), non si incontreranno stasera, come in un primo tempo ipotizzato, ma domani. Intanto i capigruppo del Pd, Roberto Speranza e Luigi Zanda e del Movimento Cinque stelle non si incontreranno stasera, come in un primo tempo ipotizzato, ma domani. L’incontro è stato rinviato anche in attesa dell’esito finale delle Quirinarie.