Il ministro del Lavoro ha spiegato che "lo scenario di crisi e l'esperienza dello scorso anno ci indicano che la spesa non sarà più bassa del 2012". E ha sottolineato: "Il nostro è un governo in scadenza". Il reperimento dei fondi dovrebbe quindi toccare al prossimo esecutivo
Almeno 2,3 miliardi. E’ quanto è necessario, secondo Elsa Fornero, per la cassa integrazione in deroga nel 2013. ”Lo scenario di crisi e l’esperienza dello scorso anno ci indicano che la spesa non sarà più bassa del 2012″, ha detto il ministro del Lavoro al tavolo con le parti sociali, nel corso del quale è stata indicata la stima. “Il nostro è un governo in scadenza“, ha aggiunto, “non facciamo decreti”. Il reperimento dei fondi e il conseguente finanziamento dovrebbe quindi toccare al prossimo esecutivo.
Elsa Fornero ha poi affrontato il tema del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, affermando che “bisogna adesso lavorare perché i 40 miliardi di liquidità alle imprese, per il pagamento dei debiti della p.a., vadano presto in circolo”, perché “se questo provvedimento fosse inutile, con risultati insignificanti, avremmo un altro tipo di problema”. Il ministro del Lavoro ha tuttavia avvertito che occorre “contrastare il pessimismo”, sottolineando come diversi istituti accreditano nella seconda metà dell’anno “un briciolo di ripresa“.
La stessa Fornero ha avvertito nei giorni scorsi che “al momento ci sono finanziamenti certi sulla Cig in deroga relativi alla prima metà dell’anno, ma sono fiduciosa che si troverà anche quello che manca”. Una dichiarazione che è stata seguita dalle parole di Susanna Camusso. “C’è il rischio che mezzo milione di italiani possa restare senza cassa integrazione”, ha dichiarato il segretario generale della Cgil, sottolineando che “in qualche regione siamo già arrivati all’esaurimento dei fondi” e che “non è neanche detto che in alcune regioni si arrivi fino a giugno” con i fondi della Cig.