A Teheran oggi è una giornata come le altre, temperatura asfissiante e cielo giallo dallo smog. Ma, a qualche migliaio di chilometri dalla Capitale iraniana un altro, violento terremoto ha seminato il panico tra le cittadine rurali e di confine con il Pakistan, facendo crollare edifici e causando la morte, stando alle notizie ufficiali e sommarie che escono a singhiozzi da fonti governative, di poco più di 80 persone.
Un terremoto profondo – l’epicentro è stato localizzato a 80 kilometri sotto la crosta terreste – e violento – con l’istituto geofisico statunitense che pone la barra Richter a 7.5 gradi – avvertito tanto dall’Arabia Saudita quanto dall’India ma che sembra aver lasciato indenne la parte più densamente popolata del paese, Teheran appunto. Tanto indenne che gli iraniani già si stanno riversando sui social network e sui forum in persiano per denunciare come una notizia di queste proporzioni sia stata comunicata con così tanto ritardo dai media nazionali.
Se la scossa di terremoto è stata avvertita attorno alle 10:44, stando a quanto viene riportato dal web, le tv nazionali avrebbero impiegato poco meno di un’ora prima di dare notizia dei movimenti tellurici che stavano scuotendo per la seconda volta in una settimana la Repubblica islamica.
Stando ai blogger, le notizie sul terremoto sarebbero “appositamente frammentarie e volte a minimizzare l’accaduto per non demoralizzare l’animo già dilaniato dalla crisi degli iraniani“.
Oltre alla lentezza di canali all news come Irinn nel rendere noto quanto accaduto a metà mattinata nel sud est del paese, qualche quarto d’ora dopo le scosse l’agenzia ufficiale Fars news agency avrebbe riportato un’indiscrezione che parlava del “timore di migliaia di morti” attorno alla città di Khash, zona rurale attorno all’epicentro che conta 50.000 abitanti e a ridosso del confine tra Iran e Pakistan.
Nel giro di pochi minuti, però, la versione è cambiata drasticamente: nonostante si parlasse di un terremoto dalle proporzioni “devastanti”, i morti si erano ridotti a una cinquantina, sino all’ultima dichiarazione del governatore delle province iraniane del Sistan e del Baluchistan che ha assicurato ai media: “Il sisma non ha provocato incidenti mortali”.
Gli iraniani, di fronte a questo flusso di notizie schizofrenico e contraddittorio, si sono quindi riversati – accendendo le loro Vpn, le chiavette che permettono di accedere ai siti internet internazionali bypassando i filtri del governo – su siti stranieri per capire cosa fosse davvero successo nel loro Paese.
Ma, sebbene Pakistan, India e Arabia Saudita stessero già stilando una lista dei luoghi toccati dal sisma e un elenco dettagliato di chi fosse rimasto ferito o ucciso dal terribile cataclisma, sui dati iraniani rimanevano incertezza e informazioni contraddittorie.
E a niente sono valsi i tentativi di alcuni abitanti di Teheran nel chiamare amici e conoscenti nel sud est del paese per avere un rendiconto, il più verosimile possibile, di quanto fosse accaduto loro: “Come prevedibile – scrivono e commentano alcuni internauti iraniani – linee telefoniche ed elettriche sono fuori uso e il telefono risulta muto a ogni tentativo di chiamata”.
Sebbene la tv nazionale Irinn stia in queste ore trattando l’argomento del terremoto in maniera “superficiale, quasi da intermezzo tra dibattiti sulle facoltà benefiche dei succhi di frutta e le nuove normative sulle patenti di guida” da tutti i quattro angoli del paese il popolo iraniano si sta organizzando nel lanciare una colletta spontanea, di vestiti e generi alimentari di prima necessità da fare arrivare alle aree terremotate senza ancora una conta chiara e ufficiale dei danni e dei morti.
Mondo
Terremoto Iran, “a Teheran notizie sommarie per sviare l’opinione pubblica”
Nonostante gli oltre 100 morti causati dal sisma che ha colpito anche il Pakistan, nella Capitale iraniana le notizie ufficiali sono arrivate in ritardo e in modo frammentario. Secondo i blogger questo atteggiamento sarebbe voluto per "minimizzare l'accaduto e per non demoralizzare l'animo già dilaniato dalla crisi della popolazione della Repubblica islamica"
A Teheran oggi è una giornata come le altre, temperatura asfissiante e cielo giallo dallo smog. Ma, a qualche migliaio di chilometri dalla Capitale iraniana un altro, violento terremoto ha seminato il panico tra le cittadine rurali e di confine con il Pakistan, facendo crollare edifici e causando la morte, stando alle notizie ufficiali e sommarie che escono a singhiozzi da fonti governative, di poco più di 80 persone.
Un terremoto profondo – l’epicentro è stato localizzato a 80 kilometri sotto la crosta terreste – e violento – con l’istituto geofisico statunitense che pone la barra Richter a 7.5 gradi – avvertito tanto dall’Arabia Saudita quanto dall’India ma che sembra aver lasciato indenne la parte più densamente popolata del paese, Teheran appunto. Tanto indenne che gli iraniani già si stanno riversando sui social network e sui forum in persiano per denunciare come una notizia di queste proporzioni sia stata comunicata con così tanto ritardo dai media nazionali.
Se la scossa di terremoto è stata avvertita attorno alle 10:44, stando a quanto viene riportato dal web, le tv nazionali avrebbero impiegato poco meno di un’ora prima di dare notizia dei movimenti tellurici che stavano scuotendo per la seconda volta in una settimana la Repubblica islamica.
Stando ai blogger, le notizie sul terremoto sarebbero “appositamente frammentarie e volte a minimizzare l’accaduto per non demoralizzare l’animo già dilaniato dalla crisi degli iraniani“.
Oltre alla lentezza di canali all news come Irinn nel rendere noto quanto accaduto a metà mattinata nel sud est del paese, qualche quarto d’ora dopo le scosse l’agenzia ufficiale Fars news agency avrebbe riportato un’indiscrezione che parlava del “timore di migliaia di morti” attorno alla città di Khash, zona rurale attorno all’epicentro che conta 50.000 abitanti e a ridosso del confine tra Iran e Pakistan.
Nel giro di pochi minuti, però, la versione è cambiata drasticamente: nonostante si parlasse di un terremoto dalle proporzioni “devastanti”, i morti si erano ridotti a una cinquantina, sino all’ultima dichiarazione del governatore delle province iraniane del Sistan e del Baluchistan che ha assicurato ai media: “Il sisma non ha provocato incidenti mortali”.
Gli iraniani, di fronte a questo flusso di notizie schizofrenico e contraddittorio, si sono quindi riversati – accendendo le loro Vpn, le chiavette che permettono di accedere ai siti internet internazionali bypassando i filtri del governo – su siti stranieri per capire cosa fosse davvero successo nel loro Paese.
Ma, sebbene Pakistan, India e Arabia Saudita stessero già stilando una lista dei luoghi toccati dal sisma e un elenco dettagliato di chi fosse rimasto ferito o ucciso dal terribile cataclisma, sui dati iraniani rimanevano incertezza e informazioni contraddittorie.
E a niente sono valsi i tentativi di alcuni abitanti di Teheran nel chiamare amici e conoscenti nel sud est del paese per avere un rendiconto, il più verosimile possibile, di quanto fosse accaduto loro: “Come prevedibile – scrivono e commentano alcuni internauti iraniani – linee telefoniche ed elettriche sono fuori uso e il telefono risulta muto a ogni tentativo di chiamata”.
Sebbene la tv nazionale Irinn stia in queste ore trattando l’argomento del terremoto in maniera “superficiale, quasi da intermezzo tra dibattiti sulle facoltà benefiche dei succhi di frutta e le nuove normative sulle patenti di guida” da tutti i quattro angoli del paese il popolo iraniano si sta organizzando nel lanciare una colletta spontanea, di vestiti e generi alimentari di prima necessità da fare arrivare alle aree terremotate senza ancora una conta chiara e ufficiale dei danni e dei morti.
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(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Meloni viene da una storia politica, a differenza di quella liberale e radicale, che non ha considerato nei decenni gli Usa e l’atlantismo come imprescindibili per l’Italia e l’Europa". Lo scrive Benedetto Della Vedova sui social.
"Oggi la troviamo nel suo intervento alla Cpac, come zelante difensore dell’indifendibile, cioè di Trump. Trump ha sempre sostenuto anche nel suo primo mandato, falsando la realtà, che l’Unione europea fosse stata creata per approfittare degli Usa. Con lui bisognerà fare i conti, naturalmente, ma Trump non è stato e non sarà amico della Ue e men che meno dell’Ucraina che è pronto a sacrificare per l’amicizia con Putin: Meloni se ne faccia una ragione, non può essere contemporaneamente amica di Trump e della Ue, deve scegliere".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Un trionfo di vittimismo su scala planetaria. A servizio dei potenti, altro che popolo! Meloni con il suo intervento alla Cpac in corso a Washington ha fatto una scelta di campo, contro l’Europa. Forse persegue il suo interesse politico, ma non è l’interesse nazionale". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sorprende che nessuno di La 7 prenda le distanze dall’orribile auspicio che Salvini venga colpito da un ictus. L’alibi della trasmissione satirica non assolve autori, ospiti, dirigenti ed editori. Purtroppo, troppe trasmissioni di La 7 e di Rai 3 istigano all’odio e avvelenano il clima del Paese. Editori, dirigenti, odiatori chiederanno scusa pubblicamente?”. Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Neanche un accenno al saluto nazista di Bannon. Nessuna presa di distanze. Evidentemente non può farlo. Meglio la retorica melensa e consueta dell’approccio Maga. Sposa su tutta la linea ideologica la retorica di JD Vance a Monaco, e chiude la porta ad una reale soggettività europea. Un discorso furbesco e ambiguo, di chi ha scelto di galleggiare e che posiziona il governo italiano sulla linea Orban con buona pace di tutte le chiacchiere a vuoto sull’ambasciatrice dei due mondi". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, a proposito dell'intervento di Giorgia Meloni alla Cpac di Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - “Tante bugie, in linea con la propaganda di Meloni. Il suo è il governo delle insicurezze. Sicurezza energetica? Falso. Ha fatto aumentare le bollette, rendendo le famiglie italiane meno sicure e più povere. Sicurezza alimentare? Falso". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Con il suo negazionismo climatico favorisce la crisi dell’agricoltura e il dominio delle grandi multinazionali. Libertà di parola? Falso. Difende il vice di Trump, Vance, che vuole la libertà di diffondere bugie attraverso i social, strumenti nelle mani dei potenti miliardari americani. Difende la democrazia? Falso. È lei che vuole demolire gli organi costituzionali per diventare una e trina: Dio, Patria e Legge. I conservatori del mondo vogliono costruire il nuovo totalitarismo mondiale grazie al potere economico, tecnologico e militare di cui dispongono per trasformare la democrazia in un sottoprodotto commerciale della loro attività”.