E’ stato deciso il trasferimento del questore di Ferrara Luigi Mauriello, finito tra le polemiche per la manifestazione organizzata dal Coisp sotto le finestre della mamma di Federico Aldrovandi.
Il questore si era insediato a Ferrara il 7 febbraio 2011 e il suo trasferimento, deciso dall’ultimo consiglio di amministrazione del Dipartimento, avrà decorrenza dal 2 maggio.
Al centro della vicenda la manifestazione del sindacato della polizia, durante la quale gli agenti erano scesi in piazza sotto gli uffici del comune di Ferrara dove lavora la madre di Federico, per chiedere che venissero concesse delle pene alternative al carcere ai colleghi condannati. Subito dopo il ministro Cancellieri aveva inviato a Ferrara gli ispettori ministeriali. Il titolare del Viminale aveva chiesto di far luce sulla vicenda sottolineando che si puntava ad individuare “le responsabilità dei manifestanti e di chi ha concesso lo spazio”.
Ed era stato proprio Mauriello ad dare il placet con l’autorizzazione Nr. 338/A.4.2013Gab., datata 25 marzo al sit in del sindacato: una decisione che sarebbe stata presa formalmente in modo corretto ma non tenendo nel giusto conto le ragioni di opportunità.
Dall’ufficio stampa romano della Polizia di Stato arriva la conferma. Ma si parla di trasferimento, non di rimozione. Anzi, sempre dalla Capitale gli uffici preposti – che ammettono però di essere venuti a conoscenza della notizia solo questa mattina – negano ogni collegamento alla manifestazione del Coisp e minimizzano la questione parlando di un trasferimento collegato al “giro” (turnazione) periodico di questori in Italia. A quello di Ferrara, infatti, si aggiungono gli spostamenti dei questori di Bolzano, Pavia e Chieti.
E proprio da Chieti arriverà il successore. È Orazio D’Anna, 54 anni, sposato con due figli, originario di Acireale, D’Anna è stato per quattro anni questore vicario di Milano, dapprima presso il Reparto mobile, poi funzionario dell’Ordine pubblico, quindi alla direzione di diversi commissariati.
Mauriello, appena avuta notizia dell’avvicendamento, ha convocato nel suo ufficio i funzionari della Questura per il commiato. Il questore andrà a ricoprire un incarico di rilievo presso l’Ufficio centrale ispettivo del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno.
Nel merito del trasferimento non vuole entrare Patrizia Moretti, la madre di Aldrovandi, che si limita a dire che “qualche valutazione ci dovesse essere dopo un’ispezione è nell’ordine delle cose. Sicuramente se quella manifestazione non fosse stata fatta in quel posto avrebbe risparmiato delle sofferenze a me e tanta parte della società civile. Il dolore procurato è cosa degna di essere valutata”.
Sul trasferimento interviene con una nota anche il Coisp, che per bocca del segretario generale Franco Maccari si augura “che la vicenda non abbia a che fare con le strumentali polemiche seguite alla nostra manifestazione, perché se così non fosse vorrebbe dire che si sono assunti provvedimenti prima ancora dell’esito dell’ispezione disposta dal ministro”. “Sarebbe una cosa grave – aggiunge Maccari -, dimostrerebbe una sorta di finzione tanto nell’invio dell’ispezione quanto nel successivo trasferimento, che diverrebbero così mere reazioni opportunistiche per allinearsi ad esigenze che nulla hanno a che fare con la migliore gestione dell’ufficio”.