You Know What I Feel. Stavolta vogliono spezzarci il cuore davvero. La serata Heartbreak all’Ex Forno MAMbo, a cura di Revolver e LED X, sta diventando un appuntamento sempre più gustoso e stimolante: se qualche mese fa ci siamo goduti il dj set del londinese Funkineven, venerdì 19 aprile – via Don Minzoni 14, Bologna, ingresso rigorosamente gratuito – sarà la volta di uno dei più interessanti giovani produttori in circolazione e suo compagno d’avventura nel duo FunkinEvil ovvero il detroitiano Kyle Hall.
Che il nostro Kyle fosse “Mother Fuckin” Hall sin da ragazzino lo si comprende immediatamente al debutto per la FXHE di Omar-S nel 2007: un pezzo, Plastik Ambash, di grezza ed incespicante sperimentazione house dal sapore do-it-yourself che dimostra già verve, carisma ed ampie potenzialità. Passa soltanto qualche mese e lancia la sua nuova personale label, la Wild Oats, con cui mantiene le ispirate promesse già a partire dalle morbide, languide e calde note del primo EP, Worx Of Art. Con il successivo The Dirty Thouz Kyle Julian Hall mette nuovamente in luce una mobilità ed una vena sperimentale che senza dubbio contraddistingue il suo approccio e la sua stessa forma mentis: stavolta ci sono anche marcatissime tracce di abstract hip hop strumentale ad imbastardire sempre più la sua visione della house.
Il 2010 è il prolificissimo anno delle produzioni per altre label: per Third Ear esce il Must See EP, che contiene un pezzo tanto disteso e lineare quanto convincente e compiuto come Ghosten o gli orizzonti marini di Body of Water; questa sorta di caldo spleen da raggi UVA viene posto in risalto dallo stesso Solar Funk che caratterizza il Sun Goddess EP ma anche dalle note con cui si apre l’EP The Water Is Fine su Moods & Grooves; dulcis in fundo, last but not least, nel 2010 giunge il meraviglioso 12” sulla Hyperdub di mister Steve Goodman aka Kode9, in cui riversa in perfetta compenetrazione, in un’inedita e folgorante ibridazione tra deep house e dubstep che alle mie orecchie è suonata subito straordinariamente originale, il meglio della sua inguaribile vena romantica e di quella tendenza alla sperimentazione che pare continuamente affiorare. You Know What I Feel. You Know What I Feel.
Ed è proprio questa la pista giusta attraverso cui arriviamo all’oggi ed al suo vero e proprio attesissimo album di debutto che uscirà nei prossimi giorni sulla sua label: un doppio LP intitolato The Boat Party (date a tal proposito un’occhiata alla copertina buffa e surreale) del quale siamo riusciti ad ascoltare soltanto alcuni estratti come Crushed e Measure2Measure anche se già più che sufficienti per poter decretare che questo ragazzo non intende smettere di stupirci ed allietarci. Motivo in più, ce ne fosse stato bisogno, per non perdere il suo passaggio in terra felsinea.