Il Bundestag ha detto sì. Il Parlamento tedesco ha dato il via libera, con un voto ad ampia maggioranza, allo sblocco del pacchetto di aiuti per Cipro. Una cifra di 10 miliardi da parte della Troika, Fondo monetario internazionale, Bce e Commissione europea.
Sui 602 partecipanti al voto, si sono pronunciati a favore 487 deputati, contro 102, 13 gli astenuti. Anche il principale partito di opposizione, l’ Spd, ha votato sì, come annunciato nei discorsi sulle intenzioni di voto pronunciato dal capogruppo parlamentare Frank-Walter Steinmeier. I socialdemocratici hanno però contestato in aula la gestione del governo tedesco di questo nuovo caso di salvataggio.
”Il programma di aiuti è un passo importante per l’ulteriore stabilizzazione di Cipro e dell’eurozona”, ha affermato Wolfgang Schauble, ministro delle Finanze tedesco, commentando in un nota l’approvazione per gli aiuti a Nicosia, con cui “il Bundestag ha riconosciuto ancora una volta la sua responsabilità per l’euro e l’eurozona, e ha mandato così un forte segnale”.
Schauble prima del voto aveva avvertito: “Un’ insolvenza di Cipro metterebbe a rischio anche paesi come Spagna e Italia“. “Le popolazioni di questi paesi stanno vivendo un periodo difficile”, ma per “dargli un futuro migliore si devono adottare riforme che per molti non saranno semplici. Non esiste un percorso breve per risolvere i problemi di questi paesi, innanzitutto bisogna lottare contro la disoccupazione giovanile“, ha concluso.
Il ministro Corrado Passera ha commentato, dai microfoni di Radio 24 le parole di Schauble sul rischio che l’insolvenza di Cipro possa mettere a rischio anche Paesi come Italia e Spagna. “Quello di Cipro è un micro problema. Diamo il senso della misura alle cose”, ha affermato Passera.